Serie A

Cagliari-Napoli, Conte: “Mi aspetto continuità di prestazioni, Lukaku e Kvara da valutare”

Antonio Conte
Antonio Conte - Foto Ettore Griffoni / IPA Sport / IPA

Antonio Conte, tecnico del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita di Serie A contro il Cagliari: “Mi aspetto continuità di prestazioni e di risultati, ma anche che i nuovi arrivati si inseriscano quanto prima nel nostro contesto. Il Cagliari è una squadra tosta e Nicola un allenatore sottovalutato: ovunque è andato ha fatto bene e ho grande considerazione nei suoi confronti. Troveremo un ambiente caldo e dovremo fare grande attenzione, ma anche andare con la consapevolezza di dare continuità di prestazione e di risultati. Ho letto che tre vittorie consecutive mancano da un anno e mezzo. Ci sono grandi stimoli, ma anche tante incognite dopo la sosta nazionali. Ci stiamo concentrando su quest’impegno di difficoltà importante.

Lukaku ha utilizzato questa sosta per entrare a pieni giri con i discorsi della squadra. C’è stato grande impegno da parte sua, allenandosi anche nei giorni liberi. Sta migliorando sotto tutti i punti di vista. Titolare? Vedremo, ci sono ancora due allenamenti. I nazionali sono tornati tutti in buone condizioni. Kvara ha avuto un problema alla caviglia, valuteremo anche per lui – ha aggiunto Conte, per poi fare un primo bilancio – Sono stati 100 giorni molto intensi, sotto tutti i punti di vista. Si è dovuto lavorare sia dentro che fuori dal campo. Avevo detto che bisognava lavorare e lo abbiamo fatto a 360 gradi. Mi ritengo soddisfatto perché sicuramente sono stati 100 giorni che hanno dato un indirizzo. E’ stato molto importante per me e per il Napoli“.

Conte ha poi continuato a parlare dei singoli: “Ho ricevuto delle ottime impressioni da McTominay e Gilmour. Ho potuto conoscerli bene anche da avversari nella mia esperienza in Premier League. Sono due ragazzi che ci alzano il livello e portano competizione. Questa deve essere la nostra strada: cercare di creare nel tempo una rosa competitiva dove non ci siano dei posti prestabiliti, in modo da non ragionare da provinciali. Folorunsho era un giocatore a tutti gli effetti del Napoli. Poi le vicissitudini di mercato l’avevano portato ad allenarsi a parte. E’ stato reintegrato: è un bravo ragazzo e un lavoratore e darà un contributo al Napoli. Siamo contenti che sia con noi“.

Io sicuramente mi porto dietro una grande pressione e responsabilità. Avendo vinto in passato, uno fa 1+1 e si aspetta sempre quello da me, a prescindere. L’avete detto fin dal giorno in cui ho firmato, nonostante ci mancasse mezza squadra. Vivo questa pressione – dalla quale non mi sottraggo – in modo sereno, sapendo che dobbiamo lavorare e crescere. Il presidente ha parlato di anno zero, io non lo faccio. Se prendi 7 giocatori dal mercato e ne vanno via 12-13 c’è in atto un cambiamento importante. So quali sono le aspettative nei miei confronti e le affronto in maniera normale, sapendo che la mia unica arma è il lavoro – ha proseguito il tecnico pugliese – Veniamo da due mesi e mezzo di lavoro su un sistema, quindi quello che mi auguro di vedere sono dei miglioramenti. Sicuramente ci saranno delle situazioni da valutare. L’intenzione mia è quella di scegliere l’abito migliore per il Napoli: noi allenatori siamo dei sarti e dobbiamo cucire l’abito migliore addosso alla squadra. Stiamo lavorando: le situazioni offensive e difensive non si affrontano da un momento all’altro“.

Conte ha poi parlato ancora dei giocatori: “Anguissa e Lobotka hanno dovuto fare gli straordinari – anche in allenamento – perché sin dall’inizio del percorso erano loro due. Hanno fatto gli stakanovisti in questo periodo. Non posso che dare un giudizio positivo nei loro confronti. Li considero due giocatori forti, hanno sicuramente margini di miglioramento ma sono soddisfatto dell’apporto che hanno dato. Si può sempre migliorare, ma la disponibilità che ho avuto è stata massima. Frank è arrivato ieri, ha fatto un buonissimo allenamento. Buongiorno? Nel Torino ha giocato sia da centrale che da braccetto. Cambia poco come situazione. Magari da centrale devi essere più intraprendente e rischiare di più determinate giocate. Penso che sia un calciatore completo, seppur con margini di miglioramento, e può giocare sia in mezzo che a sinistra. Non penso che la sua posizione sia determinante“.

Fare parte della storia del Napoli mi dà orgoglio e soddisfazione. Il mio lavoro qui però è appena iniziato. Oggi è sempre più difficile trovare famiglie, perlopiù italiane, che si impegnino per 20 anni per una squadra e una piazza importante come Napoli. Va riconosciuto grande merito, anche per il percorso che è stato fatto. E’ stata presa quando era in Serie C e portata a livelli importanti. Aver sentito le parole del presidente e la sua commozione nel parlare di questi 20 anni fa capire come la sua famiglia sia impegnata nei confronti di Napoli. Penso che quello che ha detto il presidente sia molto importante. Io vengo da esperienze inglesi in cui si percepisce l’importanza di avere un proprio centro sportivo. Penso che siano tasselli importanti. Anche quando sono arrivato all’Inter, Appiano era un disastro. Abbiamo lavorato sui campi e sulla foresteria: oggi è un fiore all’occhiello. Ripeto: penso che il Napoli abbia raggiunto un livello importante e sia giusto continuare questa crescita” ha concluso.

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