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Joao Pedro è stato inibito dall’attività agonista per sei mesi. La prima sezione del Tribunale Nazionale Antidoping ha condannato il trequartista del Cagliari ad un periodo di assenza forzata dai campi di gioco della serie A inferiore rispetto a quella che era la richiesta di squalifica per quattro anni da parte della Procura Federale. Dopo la positività all’idroclorotiazide, un diuretico appartenente all’elenco delle sostanze proibite, al termine di un match di campionato contro il Sassuolo, Joao Pedro era tornato in campo per alcuni minuti domenica 13 maggio al Franchi contro la Fiorentina.
La sentenza è stato accolta con entusiasmo dal giocatore che temeva una pena più severa: “Ho vissuto dei mesi difficili da spiegare perché ero sicuro di non aver fatto nulla. Questa sentenza per me è come una rinascita, si trattava di una questione umana ancor prima che professionale. Hanno creduto nella mia buona fede e per me già questa è una vittoria. È scontato dire che adesso tornerò più forte di prima. Mi dispiace non poter aiutare la squadra nell’ultima giornata di campionato, ma anche senza di me il Cagliari se la caverà alla grande”.
Ecco come la sentenza è stata accolta dal presidente del Cagliari Tommaso Giulini alla sentenza