A pochi giorni dalla partita contro la Roma valida per la 26esima giornata di campionato, Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, ha rilasciato un’intervista a La Nuova Sardegna sull’attuale situazione della squadra rossoblù dopo un inizio di campionato che aveva sorpreso tutti per gli ottimi risultati: “Stavamo disputando una stagione sopra le righe in un anno particolare. Quando si ottengono 29 punti dopo 15 giornate, più che coltivare ambizioni era importante affrontare le partite con coraggio senza caricarsi di troppe responsabilità. Forse bisognava avere un po’ più di pazzia sportiva e continuare ad andare in campo con gioia e leggerezza. È una questione di testa, non fisica. Adesso dobbiamo tornare a vincere, anche giocando male. In campo devono andare undici ‘cani’ che giocano con grande compattezza per prendersi i tre punti. Ritrovare la strada del successo deve essere la nostra ossessione“.
Giulini ha poi aggiunto di aver accettato la delusione da parte dei tifosi, ma che spera di poterli vedere sostenere la squadra nel prossimo impegno con la Roma: “Abbiamo bisogno dei tifosi. Capisco la delusione perché sono il primo innamorato del Cagliari. La squadra non è cambiata, è quella che ha raccolto applausi ovunque. Qualcosa deve cambiare per forza“, sempre che non ci si metta di mezzo l’emergenza coronavirus: “Le autorità, la FIGC e la Lega stanno agendo con buonsenso. Il calcio è gioia, passione, il passatempo preferito degli italiani. Se la situazione non precipita cercheremo di non fermarci”. Riguardo al recente nuovo infortunio di Leonardo Pavoletti. che ha generato tante polemiche e presunti rumors su una lite tra compagni di squadra, il presidente ha commentato: “Penso ci sia stata leggerezza da parte sua che sta pagando più del dovuto. Adesso aspettiamo Leonardo in campo per l’inizio della preparazione estiva. Stiamo lavorando a un suo adeguamento del contratto”.