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Il tecnico del Cagliari Eusebio Di Francesco è intervenuto ai microfoni di Radiolina, analizzando il momento che sta attraversando la squadra sarda: “Equilibrio è una parola molto importante, così come il sacrificio in fase difensiva. La sosta è stata importante perché mi ha permesso di avvicinare alcuni giocatori, che hanno cominciato a lavorare con la squadra e ad assimilare alcuni concetti. Ho detto loro di provare a mettermi in difficoltà. La pandemia ha cambiato il calcio. Dopo l’esperienza alla Sampdoria sono finito in un mondo completamente diverso“.
“Non penso ai giocatori che non sono arrivati dal mercato, come ad esempio Nainggolan, ma sono concentrato esclusivamente sulla rosa a disposizione. Guardiamo avanti con fiducia – ha proseguito il tecnico, che poi ha svelato il suo rapporto con il capoluogo sardo – I primi due mesi sono stati positivi. La città è splendida e io adoro il mare. Essendo di Pescara mi sento come a casa“.
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Infine, Di Francesco ha parlato di alcuni singoli calciatori: “Joao Pedro si trova meglio dietro l’attaccante, ma a prescindere da dove giocherà può essere decisivo sia con i gol che con gli assist. Pavoletti sta lavorando duro ma non è ancora pronto, Ounas ha doti importanti ma deve tornare al 100% visto che al Napoli non giocava mai. Luvumbo è un 2002 ma ha bisogno di tempo visto che è abituato a giocare da solo. A causa di questioni di transfer non l’ho convocato. Inoltre parla solo portoghese e anche questo è un problema“.
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