Simone Verdi è stato uno dei protagonisti della sessione di calciomercato di gennaio, quando il Napoli ha provato a prenderlo dopo aver fallito l’assalto a Gerard Deulofeu. Il trequartista del Bologna, però, ha rifiutato la proposta del club partenopeo preferendo concludere la stagione in Emilia, dove è assoluto protagonista dell’ottima stagione rossoblu. Dopo qualche settimana di silenzio, il giocatore ha parlato al “Corriere della Sera” per chiarire i motivi della sua scelta, diventata oggetto di critiche dopo il gong di chiusura del mercato.
“Io non ho detto no al Napoli, ho detto sì al mio percorso al Bologna – ha detto Verdi -. Non potevo andarmene a gennaio dopo tutta la fiducia che ha riposto in me quando venivo dalla retrocessione col Carpi. o dovuto sentire tante falsità, cose brutte persino sulla mia famiglia e sulla mia fidanzata, che avrebbero interferito nella scelta. Poi ho sbagliato anch’io… Avrei dovuto intervenire subito per spiegare e calmare le acque: invece la mia riservatezza, che ritengo un pregio, ha peggiorato la situazione.L’offerta del Napoli poteva cambiare la mia carriera, lo so. Ma, dopo avere giocato già in sei squadre, a 25 anni qui ho trovato per la prima volta la mia casa calcistica. Sento di avere un progetto da condurre fino a giugno. Intromissione di altre squadre? i viene da ridere. No, nessuno muoveva i fili. So ragionare da solo. De Laurentiis deluso? Forse ho mandato un messaggio sbagliato. Ma sia chiaro: il problema non era Napoli, e non ho mai detto sì per poi cambiare idea. Sarri mi ha chiamato, una telefonata amichevole. Ha capito, con molta serenità e sensibilità”.