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Il direttore sportivo del Bologna Alberto Bigon e il coordinatore dell’area tecnica Walter Sabatini, intervenuti a ‘SkySport24’, hanno chiarito le intenzioni del club rossoblu per il prossimo calciomercato: “Il Bologna non svenderà . Abbiamo una grossa fortuna, perché non abbiamo necessita’ di cedere. Quelli trascorsi sono stati due mesi molto atipici rispetto alle modalità di lavoro normali di questa fase della stagione. Da gennaio in poi solitamente si fanno molti incontri per la nuova annata, pero’ tutto ciò non e’ stato possibile. Ci possiamo basare solo su dati parziali, quindi oggi lavoriamo con mille incognite”.
Sabatini ha spiegato come la società emiliana patirà questo stop causato dalla pandemia di Covid-19: “E’ esattamente cosi’, le nostre valutazioni sono incomplete. Siamo la squadra in Italia che soffrirà di più questa situazione, perché stavamo facendo un grande campionato con ragazzi tutti di 20 o 21 anni. La squadra stava decollando verso una classifica importante. Se avessimo continuato cosi’ il valore patrimoniale dei nostri giocatori sarebbe salito alle stelle. Ma il collasso del calcio e del mercato ci farà soffrire, anche se siamo una società parsimoniosa, che programma da anni acquisti e stipendi. Poi abbiamo una proprietà talmente solida che siamo tranquilli. Nessuno di noi si sogna di mettere sul mercato ad esempio, Svanberg, perché non sappiamo che valore dargli. Sarebbe un valore solo potenziale. Il mercato e’ collassato, non c’e’ niente da fare. Scambi? Difficile farli, perché gli affari a quel punto dovrebbero essere fatti solo con società di pari livello. Non posso sedermi al tavolo con Inter, Juve o Roma. Gli stipendi dei loro giocatori ci ucciderebbero”.
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“Quando si ripartirà il mercato tornerà ad essere quello di prima. Ci sara’ una parentesi di rallentamento, quello si’. Il Bologna pero’ perderà molto poco, anche fermandosi un po’. Quest’anno siamo partiti con 8-10 giovani stranieri forti e di talento e non abbiamo avuto l’apporto del mister per quasi tutta la stagione. Motivo per cui, se si dovesse ripartire non saremmo in emergenza, anzi”, ha dichiarato Bigon.
Sinisa Mihajlovic non ha avuto mesi facili, ma negli ultimi giorni è tornato a correre a Castel Debole, regalando un sorriso a tutti i tifosi e anche ai due dirigenti: “Abbiamo sempre detto che la nostra coppa sarebbe stato riaverlo in panchina con noi nelle ultime partite. Rivederlo correre e’ un grande trionfo per noi. E’ uno dei pochi che ha usufruito in maniera positiva del lockdown la sua reazione alla malattia per stare vicino a noi lo aveva debilitato. E’ andato oltre ogni limite, adesso si e’ un po’ riposato e ha ricaricato la mente”.
Dalle certezze alle suggestioni, su tutte quella relativa a Zlatan Ibrahimovic che, nel mercato invernale, era stato accostato al Bologna: “Non offuscherebbe nessuno, potrebbe entrare negli ultimi minuti e risolvere la partita. Si tratta di una trattativa che si può sviluppare solo attraverso un rapporto di amicizia solida e di stima reciproca in termini di cifre, non e’ un’operazione strategica per il Bologna, non e’ alla nostra portata. Farebbe crescere sicuramente i giovani intorno a lui, ma la vedo difficile. Non ci credo molto”.
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