Serie A

Bologna-Milan, Mihajlovic: “I rossoneri meritano di essere in testa, ma non abbiamo timore”

Sinisa Mihajlovic, Bologna - Foto Antonio Fraioli

Sinisa Mihajlovic ha presieduto la conferenza stampa antecedente a Bologna-Milan, appuntamento valido per la ventesima giornata della Serie A 2020/2021. Dopo la buona prestazione allo Juventus Stadium, gli emiliani cercano punti preziosi in ottica salvezza, ma troveranno di fronte la capolista guidata da Stefano Pioli. Il tecnico serbo ha dimostrato di non temere i rossoneri, seppur rispettoso del loro valore, convinto dei propri dettami tattici e dettosi certo di una grande prestazione dei suoi. Mihajlovic ha inoltre fornito indicazioni di formazione: di seguito le fasi salienti della sua conferenza stampa.

IBRAHIMOVIC – “Ibra vicino al Bologna nel 2020? Inutile parlarne, ha detto sì al Milan e ha fatto bene. Sicuramente sarebbe stata una cosa meravigliosa, non saremmo qui dove siamo e ci saremmo divertiti di più. Sarebbe stato però anche un peccato, perché il pubblico non ci sarebbe stato a prescindere. Sono contento che stia facendo bene, se lo merita“.

ELOGI AL MILAN E ATTEGGIAMENTO DEL BOLOGNA – “Noi dobbiamo essere attenti non solo quando giochiamo contro il Milan, ma contro tutte le squadre. Non possiamo permettere di sottovalutare nessuno e men che meno il Milan. Merita di essere dov’è, bisogna fare i complimenti a Pioli e ai giocatori, soprattutto a Ibrahimovic. Lo conosco e so cosa può offrire alla squadra. Domani sarà una gara che come sempre giocheremo con la nostra mentalità, vogliamo lasciare al Milan meno ripartenze rispetto a quelle lasciate alla Juve. Dobbiamo fare maggiore attenzione ai dettagli, la nostra non è una questione fisica, tecnica o tattica, ma mentale“.

SCONTRI CON LE GRANDI SQUADRE – “Siamo alla prima giornata del girone di ritorno, dobbiamo incontrarle di nuovo tutte e sono convinto che prima o poi una la batteremo, magari già domani. Però dipende anche molto da noi, non è solo una questione di fortuna. Sappiamo che loro sono più forti, ma non c’entra nulla, una partita di calcio parte sempre dallo 0-0 e questo è il bello“.

BARROW E PALACIO – “Barrow deve lavorare, non diventa prima punta da mattina a sera. Sicuramente migliorerà, come movimenti e nella protezione del pallone. Bisogna avere pazienza come in tutte le cose, pensiamo abbia le caratteristiche per fare la prima punta. Palacio è un giocatore potenzialmente decisivo, anche quando parte dalla panchina. Certo, ci sono alcuni giocatori più bravi a entrare a gara in corso, ma non credo sia il caso di Palacio“.

MANDZUKIC – “Se l’hanno preso è perché ci sarà stato il benestare di Ibrahimovic, quello sì. Poi Ibrahimovic è di un livello superiore, ma Mandzukic nella sua carriera ha fatto bene e sicuramente conferirà la sua mentalità vincente. Ti faccio un esempio: l’Inter prima dell’arrivo di Mancini aveva sempre una squadra forte, ma non vinceva mai nulla. Questo perché mancavano giocatori con la mentalità vincente, che cominciarono ad arrivare ogni stagione. Se il Milan vuole vincere qualcosa, fa bene a prendere giovani bravi, ma anche calciatori che sanno come si vince e sicuramente Mandzukic è uno di quelli“.

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