E’ un Gennaro Gattuso molto determinato a cambiare le cose in casa Milan quello che si presenta in conferenza stampa alla vigilia del delicato match contro il Bologna. L’allenatore calabrese ha spiegato senza mezzi termini ciò che pensa sulla situazione attuale dei rossoneri e su come si può invertire la tendenza, non trascurando, però, come le voci esterne che destabilizzano possono anche aver contribuito al periodo no. Ma niente alibi: “Dobbiamo giocare da squadra e di reparto, con organizzazione. Se no non andiamo da nessuna parte. Non dobbiamo adattarci all’avversario. Domani non voglio vedere di nuovo una squadra senza anima, abbiamo toccato il fondo. Non possiamo prendere scuse. Per ora ci sono troppe voci che destabilizzano, ma a me tutto quello che succede all’esterno non mi interessa, voglio solo lavorare sul campo e perdere energie con loro e non con fattori esterni. C’è tensione e forse negli occhi di chi lavora si perde un po’ di credibilità, ma a me, ripeto, non interessa, anche se non si può continuare così”.
L’allenatore rossonero ha provato successivamente a correggere il tiro su alcune dichiarazioni emerse nelle precedenti risposte: “Dobbiamo essere bravi a gestire bene questo momento, le chiacchiere da bar non ci portano da nessuna parte. Io devo essere bravo magari a non dirvi certe cose, qualcuno della società può fare qualche dichiarazione in meno, i giocatori magari parlare un po’ di meno. Non dobbiamo dare alibi a nessuno, non dobbiamo colpevolizzare nessuno. Un po’ di colpa sicuramente ce l’ho io. Se a livello comunicativo qualcosa non va la responsabilità è del reparto comunicazione, se qualche giocatore non rende bene è colpa di Mirabelli, se i conti non vanno di Fassone. Le responsabilità sono di tutti”.