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Sinisa Mihajlovic, arrivato in corso d’opera a sostituire Filippo Inzaghi, ha salvato il Bologna, un’impresa dal sapore storico ed epico viste le condizioni in cui navigava il club felsineo prima del suo arrivo. Al “Corriere dello Sport” il tecnico serbo ha spiegato la scelta di tornare nel capoluogo emiliano a distanza di dieci anni: “Ho accettato di allenare nuovamente il Bologna, nonostante la situazione di classifica in cui si trovava, per più di un motivo. Il mio esonero di dieci anni fa era ancora una ferita aperta, ritenendolo ingiusto e voluto da persone che erano fuori dal Bologna”. Mihajlovic è poi tornato sulla salvezza ottenuta in questa stagione: “Per quello che di grande e meraviglioso abbiamo fatto in questo campionato noi del Bologna non dobbiamo rimanere solo nella storia di questa società ma addirittura in quella di tutto il calcio italiano. Perché non ricordo un’altra squadra che con un piede e mezzo, o un piede e trequarti in serie B a gennaio, si sia poi salvata arrivando al decimo posto in classifica”.
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