Nella giornata di domani il Bologna di Sinisa Mihajlovic, reduce dal successo esterno contro il Parma, volerà a Benevento per affrontare la formazione giallorossa guidata da Filippo Inzaghi. Nel corso della classica conferenza stampa di vigilia, il tecnico serbo ha presentato l’ormai imminente sfida: “Ai ragazzi chiedo sempre alla squadra di giocare con coraggio, per vincere. Se sono concentrati e vanno in campo con la convinzione di fare bene abbiamo dimostrato di poter fare bene con chiunque. Per me la vittoria contro il Parma non è stata una sorpresa, così come non lo è stata la sconfitta contro il Milan. Domani è una partita alla nostra portata, affrontiamo una squadra che ha stravinto il campionato di B ma la serie A è un’altra cosa. Con tutto il rispetto per il Benevento che è sicuramente una buona squadra che gioca per vincere, anche domani il risultato dipenderà tutto da noi”.
Mihajlovic, poi, ha analizzato l’attuale rosa a sua disposizione: “Appena ho visto Hickey ho capito che era pronto, a partire dai video. Quando è arrivato qua e l’ho visto giocare ho rinforzato la mia idea. Poi ci vuole coraggio a farlo giocare ma penso che con i giovani sia sempre importante dargli fiducia. Per Orsolini abbiamo fatto anche un programma personalizzato in modo che non perda condizione nella settimana del ritiro azzurro. Domani giocherà Skov Olsen. Skorupski? Io gli chiedo di giocare con i piedi perché solo giocando si può migliorare. Non possiamo sempre buttare avanti la palla, né giocarla per forza. E’ lui in campo quindi è lui stesso che deve decidere in base alle situazioni. Se la squadra avversaria pressa molto è sicuramente più difficile uscire palla al piede”.
Il serbo si è soffermato anche su alcuni dettagli molto importanti per la squadra: “Non si impara a tirare le punizioni, alla base ci deve essere un buon piede. Abbiamo tanti giocatori che possono migliorare, poi arrivare a tirare le punizioni come Mihajlovic o come altri che si sono distinti su quel fondamentale è difficile. Noi cerchiamo comunque di tirare fuori il massimo da tutti loro. Skov Olsen, Barrow, Sansone sono tutti giocatori che hanno nel sangue il calcio di punizione. Con il Parma siamo stati molto aggressivi e abbiamo giocato a calcio, cosa rara da vedere oggi in Italia. Noi puntiamo molto sui giovani e vogliamo farli crescere, ovviamente possono fare il salto di qualità solo giocando, andando in campo per divertirsi…”.