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Sinisa Mihajlovic è tornato a raccontare la sua lotta alla leucemia come testimonial dell’AIL in una conferenza al Dall’Ara. Il primo ricovero in ospedale risale a 337 giorni fa (15 luglio 2019), mentre sono 231 i giorni trascorsi dal trapianto di midollo osseo (29 ottobre 2019) ed ora il tecnico del Bologna racconta: “Sto molto bene. Mi sento più forte di prima, ormai sono a quasi sette mesi dal trapianto, il peggio dovrebbe essere passato, poi ci vuole un anno affinché si possa tornare alla normalità, anche se dipende da persona a persona. Oggi faccio 10 km di corsa, alzo i pesi. Uno deve fare quello che si sente: ci sono stati momenti in cui mi sentivo stanco, bisogna cercare di non fare errori ma solo quello che ti senti“.
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In occasione della Giornata Nazionale per la lotta contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma, AIL Bologna ha presentato “Con Sinisa per la Ricerca“, una Campagna a sostegno dei Giovani Ricercatori dell’Istituto di Ematologia “Seràgnoli” del Policlinico Sant’Orsola che vedrà anche il contributo del Bologna FC1909. Alla conferenza, oltre al tecnico serbo, sono intervenuti Sante Tura (Presidente di AIL Bologna), Francesco Gesualdi (Direttore Generale AIL Nazionale), Michele Cavo (Direttore dell’Istituto di Ematologia Seràgnoli) e Marco Lombardo, Assessore alle Politiche per il Terzo Settore del Comune di Bologna. La presentazione ha visto anche la proiezione di un video che ha come protagonista proprio Sinisa Mihajlovic. “I controlli prima li facevo una volta alla settimana, ora il prossimo lo farò a settembre e poi a dicembre” ha spiegato il tecnico serbo, “piano piano stiamo entrando nella normalità: sì, oggi mi sento più forte di prima. Sarà che ho preso un midollo giovane, sarà stato grazie al mio fisico ma anche grazie ai dottori che mi hanno seguito e che hanno lavorato in maniera meravigliosa“.
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