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Joey Saputo, patron del Bologna, ha rilasciato una lunga intervista a Forbes, affrontando i temi caldi del calcio italiano e parlando del futuro sul fronte rossoblù.
“Era mia intenzione entrare con una quota di minoranza in un club europeo – dice l’americano- perché come proprietario del CF Montreal ero interessato a sviluppare sinergie che migliorassero il livello tecnico della mia squadra canadese. Poco dopo il mio ingresso, le difficoltà finanziarie del nuovo management mi spinsero ad assumere il ruolo di azionista. Ho sempre ritenuto opportuno che il calcio italiano adottasse, almeno in parte, la mentalità manageriale delle leghe sportive nordamericane. Pensavo, e penso tuttora, che se cresce il potere e l’autonomia della Lega, cresceranno e ne trarranno beneficio anche i singoli club“.
Saputo continua: “Il Bologna tra 10 anni? L’evoluzione delle competizioni europee avrà un serio impatto sul destino dei campionati nazionali, con alcuni degli scenari proposti che minacciano di influenzare i principali flussi di entrate dei club, come i diritti di trasmissione e gli accordi di sponsorizzazione. Non c’è assolutamente alcuna intenzione di lasciare il club. Se nel tempo dovessero avanzare proposte serie per entrare in azienda al mio fianco con una visione compatibile con la mia, le prenderò sicuramente in considerazione, con l’obiettivo di aumentare le potenzialità del Bologna“.
Il presidente si espone riguardo alle novità portate al Dall’Ara: “Mi sono concentrato sul migliorare l’esperienza dei tifosi allo stadio e rafforzare il rapporto tra il club e la comunità . Abbiamo realizzato una nuova area ospitalità , creato un’area dedicata alle famiglie con animazione per bambini, migliorato qualità e quantità dei punti di ristoro e organizzato una serie di iniziative che hanno coinvolto gli spettatori prima della partita e durante l’intervallo con la collaborazione dei nostri partner“.
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