L’assemblea degli azionisti di Bologna Fc 1909 Spa, ha approvato il bilancio chiuso al 30 giugno 2021. Per il secondo anno di fila, l’emergenza della pandemia pesa come un macigno, andando ad incidere soprattutto per la chiusura degli stadi, ma anche pe il calo dei ricavi pubblicitari e dei condizionamenti al calciomercato. La perdita netta è di 30,9 milioni contro 39,4 milioni dell’anno 2019/20. I ricavi operativi, al netto delle plusvalenze da trasferimenti di calciatori, ammontano a 78 milioni, rispetto ai 55 milioni dell’esercizio precedente.,ricavi sono stati azzerati e i ricavi commerciali si riducono di circa 2 milioni. Le plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori calano da 17,2 milioni a 3,2. Cresce da 48,5 a 55,1 milioni il costo del lavoro, anche perché nell’anno precedente dirigenti, staff tecnico e giocatori avevano rinunciato a una mensilità. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammontano a 74 milioni, dopo aver rilevato ammortamenti per 29,5 milioni, mentre erano 80,8 milioni nello scorso esercizio. Il patrimonio netto societario risulta adesso pari a 16,2 milioni, mentre la posizione finanziaria netta è negativa per 4,6 milioni. L’assemblea dei soci ha deliberato la copertura della perdita attraverso l’utilizzo delle riserve. Il bilancio consolidato, comprensivo dei dati delle controllate Bfc Real Estate Srl e Bologna Stadio Spa, presenta una perdita di 30,8 milioni e un patrimonio netto di 16,1 milioni.
Bologna, approvato il bilancio 2020/2021: 30,9 milioni di perdita netta
Nicolas Domínguez e Gary Medel - Foto Pizzi