Simone Inzaghi ha affrontato 14 volte da allenatore l’Udinese in Serie A, vincendo 11 gare. Contro nessuna avversaria il tecnico piacentino ha registrato più successi nel massimo campionato. Sabato sera l’allenatore nerazzurro è chiamato però per la prima volta in stagione a rivoluzionare un reparto arretrato che fin qui ha subìto meno gol di tutti (7). L’emergenza lascia ai box De Vrij e Pavard, mentre Bastoni deve accontentarsi della panchina e di un impiego part-time. Profili di spicco di una difesa che ha fatto registrare una differenza tra gol fatti e subiti di +26 dopo le prime 14 gare stagionali in questo campionato. Nella loro storia i nerazzurri non hanno mai fatto meglio a questo punto della Serie A. Una responsabilità importante per Bisseck e Carlos Augusto, chiamati ad affiancare Acerbi, unico titolare della difesa in campo. Darmian avanzerà sulla linea dei centrocampisti al posto di Dumfries, mentre Federico Dimarco agirà sull’altro lato. L’esterno nerazzurro è un vero e proprio attaccante aggiunto, visto che nessun difensore ha creato più occasioni di lui nel campionato in corso (27).
Nessun dubbio negli altri reparti. Regia affidata a Calhanoglu, che a Napoli è diventato il secondo centrocampista nerazzurro capace di realizzare più di cinque gol nelle prime 14 gare di campionato negli ultimi 55 anni, dopo Lothar Matthäus (otto nel 1990-91). Poi Barella e Mkhitaryan a supporto di Lautaro e Thuram. Di fronte un’Udinese che nell’ultimo appuntamento col Verona ha ritrovato la concretezza in zona gol e un bomber vero. Lorenzo Lucca, autore di una doppietta, cercherà conferme anche contro i nerazzurri. L’attaccante è salito a quota quattro gol in questa Serie A. Un numero ancora non esaltante, ma non banale nella storia dei friulani. Gli unici due italiani che hanno fatto meglio in una singola stagione in bianconero prima di compiere 24 anni, nell’era dei tre punti a vittoria, sono stati Destiny Udogie (cinque nel 2021/22) e Vincenzo Iaquinta (sette nel 2002/03). “Lorenzo ha fatto vedere cose straordinarie, ha un talento innato e importante”, le parole di Cioffi. L’esame Inter è una prova di maturità per un talento che in Olanda con l’Ajax sembrava essersi smarrito e che ora sta provando a ritrovare sé stesso.