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“Con me è sempre stato estremamente gentile, aveva sempre intuizioni e cose intelligenti da dire. Un onore essere suo amico, si è sempre dimostrato tale nei miei confronti. Era bello partecipare ai derby, entrambi avevamo la stessa passione seppur per colori diversi. Berlusconi ha espresso la sua passione per il calcio, in particolare di una società di cui lui era presidente ma avrebbe voluto anche essere allenatore e giocatore; voleva fare tutto quello che era possibile fare per partecipare”. Così Massimo Moratti, nel suo intervento a “La politica del pallone” su Rai Gr Parlamento, ricorda la figura di Silvio Berlusconi, scomparso all’età di 86 anni. “Uno dei motivi per cui presi l’Inter era anche quello di entrare in gara con lui, illudendomi di riuscire a creare una squadra come il suo Milan. Con Berlusconi non c’è mai stata una battuta antipatica, ma sempre un confronto aperto e amichevole, è sempre stato trasparente. Cosa mi disse dopo il Triplete? Mi chiamò dicendo che non era invidioso di nulla perché aveva vinto tutto”, conclude Moratti.
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