“Siamo qua per esprimere la nostra vicinanza alla famiglia, ho incontrato moglie e figli, alla società Fiorentina, al presidente Commisso e a tutti i tifosi della Fiorentina. È sicuramente una perdita improvvisa di una persona che aveva grandi valori, che amava il suo lavoro, questa società. Non nascondo che con lui abbiamo avuto delle schermaglie dialettiche perché rappresentavamo due concezioni diverse e quindi ci sta che in contrapposizione ci sia questa conflittualità, ma era una conflittualità molto positiva, critica, costruttiva”. A dirlo è Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, arrivato nel pomeriggio al Viola Park per rendere omaggio al direttore generale della Fiorentina Joe Barone, scomparso ieri dopo un ricovero di tre giorni per un arresto cardiaco. “Di lui – ha aggiunto – devo ricordare la tenacia, il suo aver importato in Italia un modello americano fatto di grande determinazione, e quindi anche nell’ambito della Lega le sue prese di posizione erano prese di posizione energiche ma positive nei confronti del movimento che cercava di far crescere”.”Quello che mi ha impressionato in positivo – ha concluso Marotta – è sempre stata la sua grande determinazione nel fare le cose, nel voler ottenere i risultati magari con una velocità che non era consentita nel nostro modello italiano”.