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Fa discutere l’espulsione rimediata da Kamil Glik in Benevento-Roma. Il difensore dei sanniti viene espulso con un secondo giallo dato però dopo l’applicazione della norma del vantaggio. In molti si chiedono se questo fosse possibile: la risposta è sì in caso di vantaggio per chiara opportunità di segnare una rete, anche se si tratta di una prassi che di solito viene evitata dagli arbitri, visto che si presta a polemiche e al rischio di falsare quel frangente della partita, visto che il “virtualmente espulso” Glik avrebbe potuto interferire col gioco.
Per Pairetto, dunque, si trattava di una chiara opportunità di segnare una rete, anche se non è apparsa tale dalle immagini. Per di più, l’ammonizione viene comminata soltanto a gioco fermo, alcuni secondi dopo, e non in maniera tempestiva. In ogni caso, non si tratta di un errore tecnico, visto che il tutto è consentito e a discrezionalità dell’arbitro, ma qualora Glik avesse poi interferito nell’azione da espulso “virtuale” sarebbe stata una bella magagna per il piemontese spiegare quanto avrebbe dovuto fare (fermare il gioco dando l’espulsione e il calcio di punizione indiretto).
IL REGOLAMENTO: “Se l’arbitro applica il vantaggio per un’infrazione per la quale un’ammonizione o un’espulsione sarebbe stata comminata se avesse interrotto il gioco, questa ammonizione o espulsione deve essere notificata alla prima interruzione di gioco. Tuttavia, se l’infrazione consisteva nel negare alla squadra avversaria un’evidente opportunità di segnare una rete, il calciatore sarà ammonito per comportamento antisportivo; se l’infrazione consisteva nell’interferire con o interrompere una promettente azione d’attacco, il calciatore non sarà ammonito. Il vantaggio non deve essere applicato in situazioni concernenti un grave fallo di gioco, una condotta violenta o un’infrazione che comporta una seconda ammonizione, a meno che ci sia una chiara opportunità di segnare una rete. In questo caso, l’arbitro dovrà espellere il calciatore alla prima interruzione di gioco. Se, però, il calciatore gioca il pallone o contrasta / interferisce con un avversario, l’arbitro interromperà il gioco, espellerà il calciatore e riprenderà il gioco con un calcio di punizione indiretto, a meno che il calciatore commetta un’infrazione più grave. Se un difendente inizia a trattenere un attaccante fuori dell’area di rigore e prosegue a trattenerlo all’interno di questa, l’arbitro deve assegnare un calcio di rigore”.
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