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Quasi due gocce d’acqua, stesso ruolo da giocatori, ora sulle panchine di Serie A. Il secondo derby in campionato tra i fratelli Inzaghi – o Benevento-Lazio, se preferite – termina con un pareggio tutto sommato giusto per quanto visto. Al gol di Immobile risponde Schiattarella nel recupero del primo tempo, poi lo stesso regista dei sanniti nel recupero del secondo tempo si fa cacciare per un brutto fallo: sono queste le emozioni di una partita assolutamente godibile, ben giocata da entrambe le squadre ma con più rammarichi per gli ospiti, che nonostante i cambi offensivi nel finale non riescono ad abbattere la resistenza dei campani, che nella ripresa alternano momenti di buon palleggio e altri in cui provano a colpire in contropiede.
La sensazione – ma è quasi una certezza – è che il pareggio tutto in famiglia possa andar bene a entrambi, anche se a sorridere è sicuramente più Pippo rispetto a Simone, che perde due punti importanti nella corsa Champions. Per la salvezza, invece, l’ex attaccante del Milan è assolutamente in linea con i programmi e nel giro di poche settimane ferma le due migliori squadre dello scorso campionato, Juventus e Lazio, sull’1-1. E lo fa con merito, provando a scrollarsi di dosso un po’ di pregiudizi sulla sua carriera di allenatore. Più soddisfazioni in carriera da giocatore per il maggiore dei due Inzaghi, poi la chiamata sulla panchina del Milan e la gavetta tra Serie B e Serie A. Alla guida dei giallorossi, ora, sembra aver trovato l’isola felice che da ormai quattro anni è allo stesso modo la Lazio per il fratello minore. Appuntamento dunque rimandato al 18 aprile, quando all’Olimpico andrà in scena il ritorno: una piccola rivincita e, probabilmente, nessuno a quel punto della stagione potrà pensare di accontentarsi del pareggio.
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