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Jontathan Bachini ha concesso un’intervista alla testata ‘Libero’, riavvolgendo il nastro della sua carriera, terminata bruscamente a causa di una radiazione per utilizzo di stupefacenti. L’ex calciatore di Juventus e Udinese ha precisato alcuni aspetti della sua esclusione dal calcio che conta, puntando il dito sulla Giustizia Sportiva: “Senza fare nomi, c’erano tanti ex colleghi che facevano uso di cocaina e non sono stati radiati a vita. La trovo un’enorme ingiustizia. La cosa più dura è stata quella di affrontare chi mi amava e dovermi giustificare con loro per gli errori commessi. Mi vergognavo, sono stato trattato come il Totò Riina del calcio. È vero, ho fatto uso di sostanze stupefacenti, ma non legati alle partite, solo nella vita quotidiana, in modo saltuario e assolutamente personale“.
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