Serie A

Atalanta-Verona, Juric: “Morte Maradona come quella di un padre. Anno difficile per noi”

Ivan Juric - Foto Antonio Fraioli

“Gasperini mi ha insegnato tutto, ha portato l’Atalanta ad una dimensione fantastica. Dopo la sconfitta col Liverpool ho sentito commenti vergognosi da parte di ex calciatori, invece è andato a Liverpool a vincere due a zero, con lo stesso modulo dell’andata. Ha creato un mostro. A Verona non ci sono le condizioni per pensare di diventare come l’Atalanta, e non possiamo nemmeno pensare di diventare più forti dello scorso anno, ne parlavo anche con Tony: quando trovi giocatori affidabili non è facile sostituirli, non ci sono paragoni, la vedo difficile”. Queste le parole di Ivan Juric in conferenza stampa alla vigilia di Atalanta-Verona, match della nona giornata di Serie A. Due sconfitte consecutive in pochi giorni tra campionato e coppa per gli scaligeri, ma nel mezzo anche la morte di Maradona che ha scosso il tecnico croato: “È stato il mio primo idolo. C’è grande tristezza, è inspiegabile. È inspiegabile il mio sentimento nei suoi confronti, perché piangi. Questo per me è inspiegabile. Non è stato un esempio umano, ma è inspiegabile il mio attaccamento nei suoi confronti, perché ti ha regalato emozioni che nessuno ti ha mai regalato. La notizia ti sconvolge, mi sembrava fosse morto un fratello, o un padre”.

E sulla partita contro gli orobici: “Come ho detto già prima, a livello numerico siamo sempre al limite. Ma abbiamo fatto bene: abbiamo fatto riposare alcuni giocatori, la prestazione è stata eccellente e abbiamo fatto accumulare minuti a Faraoni e Veloso. Non vedo tutto questo dispendio energetico. Possiamo fare una partita giusta, tosta. Con pochi cambi, ma chi giocherà penso debba stare bene”. Nel post Cagliari Juric si è lasciato andare a dichiarazioni sopra le righe nei confronti dei suoi giocatori, ma ora si pente di quanto detto: “Ho sbagliato, l’adrenalina ti fa dire cose che non dovresti dire. Sono rimasto un po’ male per qualcuno, che pensavo capisse meglio il nostro gioco. Nel primo tempo, pur non subendo praticamente niente, siamo stati lenti. Io sono strafelice, contro il Sassuolo, che per me è stata una partita stradominata, e anche l’altro giorno ho visto ragazzi che crescono. Ho avuto la sensazione si fosse alzato il livello di certi giocatori”.

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