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Dove Gasperini sfiorò la Champions, Gasperini la conquista per il terzo anno consecutivo. Nella sua Genova, contro il suo Genoa, l’Atalanta vince 4-3 e conquista con un turno di anticipo la qualificazione alla massima competizione continentale. “Sembrava difficile”, dice il tecnico bergamasco che si sofferma anche sulla “concorrenza acerrima con tante squadre in pochi punti”. La stagione 2020/2021 è un piccolo capolavoro dell’Atalanta, l’ennesimo. L’Atalanta ha vinto 11 trasferte in questa Serie A e ha eguagliato il suo record di successi esterni in un singolo massimo campionato ottenuti proprio nello scorso campionato. Corsi e ricorsi storici che tornano a galla di anno in anno perché l’Atalanta sa migliorarsi, non è sazia, continua a fare meglio anche perdendo pezzi. Su tutti il Papu Gomez, che da giocatore simbolo si è trasformato in pedina da sostituire senza problemi.
Ci pensa Pessina perché se il meccanismo funziona, cambiare gli ingranaggi è davvero più faciile. Lo dimostra che all’Atalanta basta un ingresso all’89’ di Luis Muriel, uno degli unici due giocatori nella storia dell’Atalanta ad aver segnato almeno 10 gol sia in casa che in trasferta in una singola stagione di Serie A e il terzo a sforare quota 22 reti in campionato. E invece, per il colombiano c’è spazio solo per un finale. Segno di una rosa competitiva al massimo che nella prossima stagione tornerà a giocare nuovamente la Champions League. Secondo posto, 78 punti, più di 90 gol fatti e uno score che inizia ad essere da Scudetto. Gasperini nega ma tra le sette sorelle ormai da anni c’è un nuovo ingresso.
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