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“Non mi capacito perché non è la prima volta che succede. Non è normale vedere due squadre diverse tra il primo e il secondo tempo. Non siamo guariti totalmente e questa è la dimostrazione. Diamo i giusti meriti all’Atalanta, ma se stai avanti 3-0 non puoi buttare tutto all’aria così, anzi è pure andata bene con il pareggio“. Queste le parole di Eusebio Di Francesco al termine di Atalanta-Roma 3-3, match della ventunesima giornata di Serie A.
“La gestione del risultato? Gestire non significa arroccarsi – ha spiegato l’allenatore ai microfoni di Sky Sport – noi dobbiamo essere aggressivi e ripartire velocemente sapendo che loro hanno l’uomo come riferimento, abbiamo perso troppi duelli individuali, di conseguenza se ti abbassi l’Atalanta ti uccide, non siamo stati continui, tanto demerito nostro, è stata un’ingenuità prendere gol a tempo scaduto nel primo tempo. Quando si fa una partita dove una squadra come l’Atalanta è forte fisicamente, noi dobbiamo rispondere e non farci anticipare, su questo non siamo stati puliti, non abbiamo addormentato la partita, ho dovuto rinforzare la linea difensiva, arrivavano da noi con troppa facilità, prima invece si era lavorato bene”.
Poi ha concluso: “Io divento matto perché non siamo continui, è già successo altre volte, non possiamo essere una squadra di livello se non cambiamo questo aspetto, alle prime difficoltà non puoi dare il pallino del gioco agli avversari”.