Il pareggio numero 43 tra Lazio e Atalanta racconta alla perfezione una partita giocata molto bene dai biancocelesti nel primo tempo, in cui passano con merito in vantaggio, che sarebbe potuta girare ulteriormente nella ripresa, ma che complice l’imprecisione dei padroni di casa, rimane viva fino all’ultimo, con la Dea che si prende il pari in extremis e con merito dopo un lungo forcing. Si ferma a 11 vittorie la striscia record dei nerazzurri, che però con questo punticino hanno la certezza di chiudere incredibilmente al comando della classifica l’anno solare, quando siamo praticamente giunti al giro di boa.
Tanto rammarico, però, per i ragazzi di Baroni, che battendo gli orobici avrebbero potuto far tre su tre contro la capolista di inizio turno in questo campionato, e soprattutto avrebbero lanciato un segnale importante dopo lo 0-6 subito contro l’Inter: manca forse ancora qualcosa a livello di gestione della palla e delle energie contro le grandi quando si entra nella fase calda e la partita di stasera all’Olimpico ne è solenne rappresentazione. Con la splendida triangolazione Zaniolo-Lookman-Brescianini (ottavo gol che arriva da un subentrante) Gasperini evita di cadere dopo un periodo semplicemente strabiliante e chiude il 2024 con 81 punti, c’è solo l’Inter davanti. I nerazzurri di Milano, ora, sono però la nuova capolista virtuale del campionato in corso, visto che vincendo il recupero contro la Fiorentina raggiungerebbero quota 43 contro gli attuali 41 dei bergamaschi. Per i biancocelesti, 17 vittorie in 25 partite era accaduto soltanto una volta e in caso di successo oggi si sarebbe scritta ulteriormente la storia. Al contempo, però, ormai dal 2000 la Lazio non vince per almeno due stagioni consecutive la partita di chiusura dell’anno solare, in quel caso furono quattro, e dovrà riprovarci fra almeno due anni.
LA CRONACA DI LAZIO-ATALANTA
Un tempo a testa per le due squadre: la Lazio domina il primo, ma cala nella ripresa complice anche la panchina corta (Gigot, Pellegrini, Castrovilli, Isaksen e Dia gli unici calciatori di movimento). Quanto visto nei primi 45′ è comunque un carico di fiducia e autostima in vista del derby del 5 gennaio contro la Roma. Tante le occasioni, la prima all’11’: Carnesecchi dice no a Castellanos due volte nella stessa azione, poi è Guendouzi a calciare dalla distanza ma la traversa nega al francese la gioia del gol. Al 27′ arriva l’1-0: Rovella premia l’inserimento di Dele-Bashiru che a tu per tu con Carnesecchi non sbaglia.
All’intervallo Gasperini spende un doppio cambio: fuori Hien (ammonito) e Zappacosta, dentro Kossounou e Cuadrado. È l’ex Juventus al 53′ ad avere la palla dell’1-1, ma il suo colpo di testa sul cross di Bellanova finisce sull’esterno della rete. Al 61′ servono invece le unghie di Provedel per deviare in angolo il tiro di destro di Lookman. Al 65′ scocca l’ora del fischiatissimo Zaniolo, che prende il posto di uno spento De Ketelaere. L’occasione più nitida però ce l’ha Lookman che sugli sviluppi di un cross da angolo calcia da un metro, ma trova il salvataggio sulla linea di Pellegrini. L’1-1 è rimandato all’88’: Zaniolo imbuca per Lookman che coglie di sorpresa la difesa biancoceleste e serve al neo entrato Brescianini la palla da appoggiare in rete. Un punto a testa prima di un 2025 che si apre con la stracittadina per la Lazio e la Supercoppa Italiana per l’Atalanta.
LE PAGELLE
IL MIGLIORE – Nicolò Rovella, voto 7. Prestazione totale in mezzo al campo, sia in fase di impostazione che di rottura del gioco avversario. Ma la vittoria sfumata nel finale farà passare il tutto in sordina.
IL PEGGIORE – Mario Pasalic, voto 5. Primo tempo brutto della Dea, brutto il suo nel ruolo di trequartista. Gasp lo boccia e assurge al ruolo di capro espiatorio, ma c’ha abituato a molto di più il croato.
L’ARBITRO – Davide Massa di Imperia, voto 5. Impreciso in diverse occasioni, su tutte la mancata punizione concessa nel finale per dare un vantaggio decisamente risibile: non è in uno dei suoi migliori momenti.
IL TABELLINO
LAZIO (4-2-3-1): Provedel 6; Marusic 5.5, Gila 6.5, Romagnoli 6, Nuno Tavares 6 (18’st Pellegrini 6.5); Guendouzi 6.5, Rovella 7; Tchaouna 6 (18’st Isaksen 6), Dele-Bashiru 7, Zaccagni 6 (24’st Dia 5.5); Castellanos 6 (34’st Castrovilli sv). In panchina: Mandas, Furlanetto, Gigot. Allenatore: Baroni 6.5.
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 6.5; Djimsiti 6, Hien 5.5 (1’st Kossounou 6), Kolasinac 5.5 (34’st Brescianini 7); Bellanova 6, De Roon 6, Ederson 6, Zappacosta 5.5 (1’st Cuadrado 6); Pasalic 5 (11’st Samardzic 6); De Ketelaere 5 (20’st Zaniolo 6.5), Lookman 6.5. In panchina: Rui Patricio, Rossi, Toloi, Godfrey, Scalvini, Sulemana, Palestra, Vlahovic. Allenatore: Gasperini 6.
ARBITRO: Massa di Imperia 6.
RETI: 27’pt Dele-Bashiru; 43′ st Brescianini.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Hien, Zaccagni, Cuadrado, Rovella, Lookman. Angoli: 7-2 per l’Atalanta. Recupero: 2′; 4′
LE DICHIARAZIONI
COSI’ GASP – “Il mio voto al 2024 dell’Atalanta è il massimo, 10 o 110 e lode. È una laurea quella che abbiamo ottenuto quest’anno, ma ora cerchiamo di ottenere anche il master per cercare di migliorarci. È qualcosa di formidabile, ma non bisogna usare la parola irripetibile, perché cercheremo di renderlo ripetibile, magari diverso, ma sempre così soddisfacente”. Lo ha detto a Dazn il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, dopo il pareggio per 1-1 contro la Lazio all’Olimpico, facendo un bilancio dell’anno che sta per chiudersi. “Il 2024 è stata la stagione migliore della storia della società anche se tutti gli anni rinnoviamo questo traguardo. Speriamo di farlo anche nel 2025 perché vorrebbe dire di aver fatto qualcosa di superiore. Non sarà facile, ma quel che ci rende soddisfatti è riuscire a raddrizzare partite nate male come quelle di stasera”, ha aggiunto il tecnico degli orobici. Poi si passa all’analisi della gara: “Le occasioni più importanti le abbiamo avute nel secondo tempo, prima del pareggio. Se avessimo segnato prima avremmo avuto più tempo per ribaltarla, mentre nel primo tempo la Lazio aveva meritato il vantaggio – le sue parole –. È stata una bella partita, bisogna fare i complimenti ai giocatori delle due squadre, perché è venuta fuori una gara di livello con un tempo per uno”. Nel primo tempo l’Atalanta non è riuscita a “contenere la loro grande spinta, facevamo fatica a recuperare palla. Nel gol dell’1-0 sono stati più reattivi di noi su una palla a centrocampo. Ci abbiamo messo un po’ a trovare le misure e ci hanno impedito di giocare”, ha concluso Gasperini.
BARONI SODDISFATTO – “Il derby è una partita bellissima, sentitissima e la squadra non dovrà sbagliare la prestazione. Ci arriveremo sicuramente pronti”. Lo ha detto a Dazn il tecnico della Lazio, Marco Baroni, dopo il pareggio contro l’Atalanta, in vista della stracittadina contro la Roma, in programma il prossimo 5 gennaio. “Buoni propositi per il 2025? Sento questa responsabilità di questo ambiente, di questa piazza e dei nostri meravigliosi tifosi. La cosa che mi resta più facile è dare tutto quello che ho insieme al mio staff”, ha aggiunto il tecnico biancoceleste. “La squadra ha fatto una prestazione importante sotto tutti i punti di vista – ha analizzato Baroni -. Abbiamo messo in difficoltà l’Atalanta dal punto di vista tecnico perché siamo stati bravi a trovare gli scarichi. La squadra deve crescere con questo tipo di identità, oggi era una partita difficile per il valore dell’avversario, ma abbiamo interpretato la gara nella maniera giusta”. Oggi Gigot, Pellegrini, Castrovilli, Isaksen e Dia erano gli unici calciatori di movimento in panchina: “Devo fare i complimenti ai ragazzi perché in questo momento abbiamo un po’ di difficoltà d’organico ma loro sono straordinari per dedizione e compattezza. Sono orgoglioso di questa squadra”, ha concluso Baroni.