Serie A

Atalanta, Percassi: “Noi fortunati ad avere Gasperini e viceversa. Qualificazioni in Champions come trofei”

Antonio e Luca Percassi
Antonio e Luca Percassi - Foto LiveMedia/Francesco Scaccianoce

“L’Atalanta ha avuto una grande fortuna a trovare Gasperini nel suo percorso. Penso anche che l’Atalanta sia stata una grande fortuna per lui. Insieme sono stati raggiunti dei risultati che non erano mai stati raggiunti, poi in ogni stagione si riparte da zero e il passato conta fino a un certo punto. Conta il presente e come programmi il futuro”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Atalanta, Luca Percassi, in un’intervista a Sky Sport in cui ha parlato del progetto della Dea e del rapporto con Gasperini, ricordando anche il nuovo stadio: “Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto di cui si parlava da tantissimi anni. Bergamo meritava uno stadio all’altezza della sua città. L’entità dell’investimento, che a prodotto finito raggiungerà 100 milioni, è un qualcosa che ci spaventa ma al tempo stesso ci rende orgogliosi”.

Sulle ambizioni del club: “Ogni anno, in ogni sessione di mercato, cerchiamo di cambiare qualcosa, di ringiovanire perché il tempo passa per tutti e abbiamo la responsabilità di creare una squadra sempre competitiva. Non dobbiamo mai perdere di vista quella che è la nostra realtà. In questi anni siamo stati abituati a risultati molto più soddisfacenti ma noi che conosciamo la storia dell’Atalanta non ci potremmo mai permettere di avere un obiettivo primario diverso che è quello dei 40 punti. Le competizioni europee ti danno molta più visibilità, quindi è ovvio che sei più riconosciuto però è cambiato il mercato in generale. C’è la possibilità, grazie alla disponibilità della proprietà, di fare investimenti significativi con numeri che fino a qualche anno fa erano impensabili per una dimensione come la nostra realtà. Questo ci ha permesso di raggiungere e acquistare dei giocatori di target superiore”.

In società è entrato anche Stephen Pagliuca: “C’è molta attenzione seppur con molto rispetto da parte sua. Il mondo Nba, il mondo sportivo che lui conosce, ha delle basi diverse rispetto a quelle italiane però le sinergie e i punti di confronto sono moltissimi. Nel medio e lungo termine la nostra partnership porta dei benefici all’Atalanta in termini di sviluppo di brand e da un punto di vista commerciale”.

Infine, sul sogno per il futuro: “Quando mio papà rilevò l’Atalanta nel 2010 aveva detto che il suo sogno sarebbe stato quello di vedere l’Atalanta in Serie A per dieci stagioni consecutive. Io penso che siamo andati ben oltre, il nostro obiettivo è far crescere la società e cercare di mantenerla sempre competitiva. Con quale Coppa in mano mi vedrei bene? Con qualsiasi Coppa. L’essere riusciti ad arrivare in Champions e in Europa League equivale ad avere vinto dei trofei”. 

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