[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
L’Atalanta è pronta al suo esordio in Champions League. La formazione bergamasca scenderà in campo domani, mercoledì 18 settembre, contro la Dinamo Zagabria. Alla vigilia dell’importante incontro, il presidente neroazzurro Antonio Percassi ha parlato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.“Dieci anni fa non avrei mai pensato che oggi avremmo giocato in Champions – commenta il numero 1 della Dea -. Pensavo, anzi sognavo, di fare dieci campionati di fila in Serie A. Per questo dico ancora, ogni anno, vediamo di salvarci. Abbiamo fatto le elementari, le medie, le superiori e ora siamo arrivati all’università . Dobbiamo entrarci in punta di piedi e imparare. Se impariamo bene, cresciamo. Intanto siamo tornati tutti a scuola: giocatori, allenatore, società , tutti. Possiamo giocarcela, anche se la partita forse decisiva in Ucraina è la più delicata del calendario. Ma occhio: le altre sono più preparate di noi alla Champions, dove l’esperienza fa la differenza. Se penso che i 3000 biglietti per Zagabria sono stati polverizzati, per il City posso prevedere 30.000 bergamaschi e magari 10.000 spettatori neutrali: da amante del calcio, io il City me lo andrei a vedere. Oggi il calcio inglese è il migliore al mondo e Guardiola ha una marcia in più: come Gasperini, che contro di lui se la giocherà ”.
[the_ad id=”668943″]
“Gasperini a vita? Io firmerei adesso – afferma Percassi -. Impossibile? Non lo so, ma ogni anno ci si conosce meglio anche se qualche volta si litiga: fa parte del gioco, non ti fa mai adagiare. Come fa lui con i giocatori. Su Ilicic e Zapata abbiamo fatto subito muro: non entriamo in trattativa, ce li teniamo. Grande segnale e grande investimento, invece di pensare a monetizzare”.
SU TRINCAO – “Dissi che il mercato era chiusissimo e abbiamo provato a prendere Trincao? Dissi una bugia, altrimenti non finiva più… Poi non è arrivato: vediamo come va da qui a gennaio e dove saremo. Intanto siamo in ballo e vediamo di ballare bene”.
SU SKRTEL – “E’ un bravo ragazzo, ma era triste: lo vedevi in sofferenza perché la moglie non voleva venire qui”.
[the_ad id=”676180″]