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Alla vigilia dell’incontro delle 15 tra Atalanta-Parma, il tecnico degli emiliani Fabio Liverani ha parlato delle difficoltà dei suoi. Il Parma viene da tre sconfitte consecutive, le ultime due contro avversarie dirette alla salvezza. Proprio per questo motivo la panchina del tecnico in questi ultimi giorni ha cominciato a scricchiolare, salvo poi ricevere una riconferma da parte della società. Riguardo alle difficoltà della squadra commenta: «Le certezze sono poche, c’è il lavoro, la preparazione ad una partita proibitiva sulla carta. Abbiamo cercato di prepararla in un certo modo, è normale che abbiamo cercato di farlo in breve tempo visto che abbiamo avuto 36 ore. Le difficoltà sono tante, questo è quello che potevamo fare, con il lavoro dobbiamo tirare fuori con le energie, le forze le cose. Questi momenti possono capitare, ciò che ho detto ai ragazzi è che ci si esce solo tra di noi, non ci si aspettano aiuti da fuori. La squadra ha il morale giù com’è normale, abbiamo perso due scontri diretti e il morale non può essere alto. A prescindere dal mercato, questa squadra deve capire che ci si può aiutare tra di noi. Ci sono due gruppi, quello storico e quello giovane, e si devono adeguare. C’è bisogno di tempo. Faccio delle riflessioni su tutti, l’anno scorso de Ligt era messo in discussione, oggi è un nuovo giocatore, così come Villar. Nel calcio non c’è pazienza, ma con i ragazzi ci vuole».
Infine conclude la conferenza stampa parlando del suo futuro alla guida del Parma: «Sono un allenatore giovane, ma ho sempre fatto calcio e conosco le dinamiche. Vengo qui al campo alle 8 e vado via al pomeriggio, tutto il mio tempo lo dedico al lavoro cercando di mettere tutto. Lo devo a me e alla mia professionalità. Vivo di risultati ma lo vivo con serenità. Poi c’è chi deve prendere le decisioni, finché sarò allenatore del Parma lo farò come se lo dovessi essere per tutta la vita».
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