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Atalanta e Lazio frenano assieme, ma vanno velocissime in campo. Una partita bellissima quella del Gewiss Stadium, con i biancocelesti avanti per due volte e per due volte raggiunti, sempre nel recupero dei due tempi, dagli orobici che riescono a evitare il passo falso grave in casa, ma non evitano l’ennesimo risultato diverso dalla vittoria tra le mura amiche che quest’anno sono tutto tranne che tali. E la squadra di Sarri, anche lei non può certo essere felice: spreca i due vantaggi, si specchia un po’ e va a folate. I passi avanti ci sono, visto che nelle ultime due trasferte erano arrivate due sconfitte disastrose contro Bologna e Verona, ma non è ancora compiuto il progetto sarriano per rendere questa squadra a sua immagine e somiglianza. Poco male, la classifica al momento non è lontana dalle aspettative, in fin dei conti nemmeno quella della Dea. Manca però il passo in avanti di entrambe, manca un po’ di brillantezza. E dopo un quarto abbondante di campionato in archivio, per entrambe bisogna trovare quel che ancora non c’è per poter ambire alla Champions.
Ritmi altissimi e corrida come da aspettative fin dal primo minuto del primo tempo. L’antipasto di questo turno di campionato non delude e l’intensità con cui giocano le due squadre, entrambe uomo contro uomo per tutto il campo, è degna di un match di Premier. Quando meno ce lo si aspetta, sono i ragazzi di Sarri a passare in vantaggio con il gol da opportunista di Pedro, che raccoglie in tap-in una respinta per nulla esaltante da parte di Musso. La Dea sembra patire il colpo, i biancocelesti trovano bene Luis Alberto che sembra ora al centro del progetto sarriano e all’intervallo parrebbe tutto apparecchiato per lo 0-1, ma a pochi secondi dal duplice fischio di Guida strepitosa azione personale di Zapata che con la sua proverbiale prepotenza atletica umilia Marusic e sfonda la porta di Reina. Secondo tempo che dunque riparte come se fosse appena iniziata la partita, squadre in parità e di nuovo corrida e scontri a tutto campo. Le occasioni non mancano, ma è ancora una volta la squadra ospite a trovare il gol quando l’inerzia sembrava più per i ragazzi di Gasperini: contropiede perfetto, che sta diventando un marchio di fabbrica di questa squadra più del più consueto possesso palla per il tecnico toscano, lo chiude Ciro Immobile che – stavolta senza ombra di dubbio – raggiunge Piola in testa alla classifica marcatori della Lazio e vola in testa anche a quella di questo campionato. Finale confuso, gli orobici faticano a costruire ma sull’ultima palla sporca in pieno recupero De Roon, che aveva sbagliato nel gol dell’1-2, si fa perdonare e segna con un tiro al volo la rete splendida del 2-2 definitivo. Questa squadra non molla mai, gli ospiti troppo in fretta. Il pareggio è giusto, ma non serve più di tanto a entrambe in questa fase. E’ comunque meglio, oltre che lapalissiano, di una sconfitta.
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