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E’ un’Atalanta devastante anche quella vista a Parma. Senza Muriel e Pessina nel primo tempo la squadra sfrutta l’ottima vena realizzativa di Malinovskyi e poi a sorpresa non gioca a mille ma preferisce gestire. I ducali non si rendono pericolosi, ma nel secondo tempo si assiste alla solita classica partita della Dea. Ritmo, profondità ed ecco che arrivano i gol. Pessina e Muriel fanno valere la legge della panchina e segnano tre gol in due, Miranchuk poi nel recupero farà lo stesso. C’è anche spazio per la solita arrabbiatura di Gasperini, che deve fare i conti coi due gol subiti nel finale che però non spostano nulla: arriva un’altra vittoria, vale il secondo posto e un pezzo di Champions già conquistata.
Era la lotta salvezza, invece, a tener banco nel pomeriggio della Serie A. A cominciare dal delicatissimo Benevento-Cagliari, spareggio da dentro o fuori o quasi per entrambe a tre giornate dalla fine. Tra le polemiche è il Cagliari a vincere, sfruttando i gol di Lykogiannis, Pavoletti e Joao Pedro (momentaneo pareggio di Lapadula), ma con il Benevento che a pochi minuti dalla fine recrimina duramente per il rigore negato a Viola con il Var Mazzoleni che richiama Doveri e gli fa cambiare idea. In particolare è furioso il presidente Vigorito: “E’ una vergogna, Mazzoleni non sa nemmeno guardare la televisione. Da Napoli mi dicono che se si vuole ammazzare una squadra del sud allora si manda Mazzoleni”. Non approfitta della sconfitta dei sanniti il Torino, che segna a pochi minuti dalla fine contro il Verona ma si fa rimontare in pieno recupero. E’ comunque un punto d’oro per i granata che fanno un piccolo passo verso la salvezza.
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