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“Tutto il sistema sta spingendo verso un gruppo di squadre, una Superlega d’elite, dove l’Atalanta rompe le scatole. Ma sgomitando riesce sempre a essere lì”. Gian Piero Gasperini parla chiaro in una lunga intervista rilasciato a L’Eco di Bergamo. “Mi ha dato fastidio dove ci hanno piazzato il recupero con l’Inter, tre giorni dopo il Milan a San Siro. Saremo gli ultimi a recuperare, si poteva inserire nelle settimane precedenti che di spazio ce ne era…”, aggiunge.
Per Gasperini questo si può considerare il terzo ciclo in nerazzurro: “Nel primo erano tutti italiani, nel secondo erano tutti stranieri. Ora andiamo verso questo terzo ciclo in cui i giocatori storici sono sempre meno. Solo de Roon e Djimsiti sono ancora titolari con una certa continuità. E’ una legge dello sport, ma anche della vita – spiega -. Questa squadra, come risultati, non mi ha mai deluso. Ma quello a cui tengo di più, al di là dei risultati, è il modello Atalanta”
“Una cosa mi preoccupa davvero, ovvero l’idea che si cominci a ragionare come quelle big che sono ‘costrette’ ad arrivare in Europa per questioni economiche, perchè se falliscono l’obiettivo vendono a mancare i fondi per andare avanti. Se l’Atalanta comincia a ragionare così diventa una squadra perdente, ha perso il modello”, prosegue il tecnico.
Poi qualche parola sui singoli: “Touré potrebbe essere simile a Muriel, con meno capacità di tiro ma più spunto. Scamacca ha grandi qualità, ma deve correre. Corre troppo poco”. E qualche parole su Bakker, che finora non ha trovato spazio: “Le sue caratteristiche finora non sono state quelle che la squadra richiedeva. Sta lavorando per adeguarsi. Se ci riuscirà avrà i suoi spazi, come è successo ad esempio per Holm”.
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