L’Atalanta travolge il Napoli 3-0 al ‘Maradona’ e ridisegna in modo più chiaro le gerarchie nella corsa Champions. La Dea sale a 50 punti in classifica, ad un punto dalla Roma quinta, mentre i partenopei rimangono a quota 45 e rischiano di dire addio all’ambizione di qualificazione al torneo più prestigioso. Un match che però potrebbe anche schiarire le idee di Luciano Spalletti in chiave Europei. Se Scamacca fa un figurone, proprio come Carnesecchi, è Raspadori a deludere nel primo tempo, dopo una partenza da titolare per l’indisponibilità di Kvaratskhelia. “Su di me Spalletti può sempre contare, cerco sempre di dare il massimo e di esprimere il mio potenziale”, il messaggio di Scamacca al Ct.
Dopo un intenso pre partita (con la squadra in ginocchio contro il razzismo e il minuto di silenzio per Joe Barone), è l’Atalanta a partire meglio. Pronti, via e dopo due minuti Miranchuk sceglie di piazzare il pallone e colpisce il palo. Al 17′ è pericoloso Victor Osimhen, pescato da Di Lorenzo, ma poco incisivo al momento della conclusione. Al 26′ la squadra di Gasperini passa in vantaggio. E lo fa con una serie di colpi di testa e sbavature all’interno dell’area partenopea: Rrahmani svetta e alza il pallone, ma viene leggermente sbilanciato da Scamacca. Pasalic svirgola la sfera ma riesce a servire Miranchuk che da due passi deposita in rete. La reazione del Napoli non si fa attendere. Anguissa inventa una verticalizzazione in area per Osimhen, murato da Carnesecchi, mentre è Scalvini in seconda battuta a respingere la conclusione di Politano. Da un portiere all’altro, è Meret al 31′ a chiudere lo spazio prima a Pasalic e poi a Kolasinac. L’Atalanta prende coraggio e prima del duplice fischio trova il 2-0. Scamacca scippa palla a Juan Jesus e dal limite dell’area lascia partire il destro chirurgico che vale il raddoppio. L’attaccante italiano – in corsa per un posto agli Europei – è uno dei soli 2 giocatori, insieme a Joselu del Real Madrid (11 reti), in doppia cifra di gol tra i giocatori dei 5 grandi campionati europei con al massimo 15 partite da titolare in tutte le competizioni della stagione in corso.
All’intervallo Calzona fa due cambi. Fuori Raspadori e Traore, dentro Ngonge e Zielinski. Proprio il centrocampista polacco sfiora il gol al 64′ con un gran tiro al volo che si stampa sul palo. A salvare l’Atalanta, oltre al legno, è Carnesecchi che è superlativo in tre occasioni su Osimhen tra il 54′ e l’80’. Alla fine, nel recupero, c’è spazio anche per il tris siglato dal neo entrato Koopmeiners, che aggancia in area e batte Meret con un gran diagonale. Il Napoli torna negli spogliatoi tra i fischi. Si tratta della quinta sconfitta stagionale al ‘Maradona’. Troppe per chi avrebbe dovuto difendere lo Scudetto.Â