Gian Piero Gasperini, Atalanta - Foto Antonio Fraioli
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L’Atalanta è seconda in classifica (aspettando il Milan impegnato con la Lazio), ha il miglior attacco della Serie A e il secondo migliore dei top 5 campionati europei, dopo solo il Bayern Monaco. La creatura di Gian Piero Gasperini non smette di stupire e si prepara anche a battere il record di punti della scorsa stagione in campionato. Questa è l’Atalanta: una evoluzione continua, una crescita mai doma. E contro il Bologna questa fame di fare calcio si è vista tutta nella sua brutalità, con un 5-0 inflitto che non lascia spazio a discussioni dopo il pareggio di Roma con i giallorossi. Cinque gol, tutti marcatori diversi, uno dalla panchina, a conferma di status di squadra con più gol con giocatori partiti a gara in corso in questa Serie A: 15, di cui 11 in casa. Per il resto segnano quasi tutti: Malinovskyi (terza partita consecutiva in gol), Muriel (che riscatta l’errore dell’Olimpico sull’1-0), Freuler, Zapata e Miranchuk. L’espulsione di Schouten spiana la strada verso la goleada in una partita che era comunque indirizzata anche in undici contro undici.
Nessuna squadra ha ottenuto più punti in Serie A nel 2021 dell’Atalanta: 46, come l’Inter, capolista e lanciata verso lo Scudetto. E dovrà essere lo Scudetto il grande obiettivo dell’Atalanta, che anche quest’anno ha pagato qualche incertezza di troppo nel girone di andata. Col biglietto per la Champions League in tasca per il terzo anno consecutivo, Gasperini può permetterdi di sognare in grande e di tracciare con chiarezza il traguardo per la prossima stagione. Gasperini sul tema Scudetto glissa e gonfia il petto quando si parla di Superlega: “Menomale che in Inghilterra hanno fatto retromarcia, altrimenti il campionato non avrebbe contato più nulla e magari la Coppa Italia non sarebbe manco servita. Il calcio è seguito in tutto il mondo, dobbiamo avere la speranza che il ragazzino diventi un grande giocatore così come che ogni squadra possa affrontare le big”. La Super Atalanta non si ferma. E il prossimo può essere l’anno giusto per scrivere la storia, ancora.
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