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Ospite a Verissimo, l’ex compagna di Davide Astori, Francesca Fioretti, ha rivissuto tutto il dolore provato per la morte del difensore avvenuta tre anni fa per un attacco cardiaco e per la quale sono state riscontrate responsabilità dei medici: “La vita di prima non c’è più, ma nella nuova vita ci sono delle costanti e la mia è mia figlia Vittoria, che mi ha tenuta sempre salda alla realtà. Anche nelle cose più brutte c’è sempre una luce alla fine e io penso di essere diventata una donna migliore. All’inizio istintivamente le ho semplicemente raccontato la verità perché volevo costruire un rapporto di piena fiducia con lei. Non l’ho mai illusa, ovviamente, il racconto è diventato più complesso nel corso degli anni anche perché a cinque anni la curiosità e le emozioni di una bambina sono diverse rispetto a quando ne aveva due. Oggi Vittoria è una bambina felice e viviamo questa mancanza come una cosa normale nella nostra vita”.
L’attrice fa anche i conti con le questioni burocratiche, come il giudice tutore della figlia visto che la coppia non era sposata: “Ho provato tanta rabbia perché erano gli altri che decidevano per mia figlia. Tutti pensavano di avere più diritti di me riguardo Vittoria. Per salvare Davide bastava un esame in più, è stata riconosciuta una responsabilità medica perché dai risultati dell’elettrocardiogramma Davide doveva essere sottoposto a un banale holter, che non è mai stato fatto. Vorrei impegnarmi per far sì che l’holter diventi obbligatorio a prescindere dai risultati dell’elettrocardiogramma”.
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