[the_ad id=”10725″]
“Una partita di solito chiede carica agonistica e divertimento, ma ci sono cose più importanti nel calcio. Siamo in grossa difficoltà e l’avremmo spostata volentieri. Giocare dopo tre giorni dal funerale per loro è pesante, ma lo è anche per noi. Non ci andava di giocare in questo momento perché qualora dovessimo vincere contro gente che non sta bene moralmente, ne vorremmo fare anche a meno. Siamo pronti a retrocedere anche domattina piuttosto che vincere in un momento così tragico. Questo mi piace dirlo perché siamo ultimi, però questa cosa non voglio che venga fraintesa, qualsiasi risultato verrà fuori domenica”. Lo ha dichiarato Roberto De Zerbi in conferenza stampa, l’allenatore del Benevento non è d’accordo sul fatto che si giochi la partita con la Fiorentina (programmata domenica 11 marzo alle 12:30) dopo la morte prematura di Davide Astori. “E’ stata una settimana difficile perché Astori era un uomo del nostro mondo – sottolinea De Zerbi – E’ come se fosse scomparso un calciatore del Benevento allenato da me perché chi sta in questo contesto sa cosa vuol dire stare in un ritiro. Quando viene a mancare una persona in questo modo è pesante”.
Allenamenti complicati anche per i campani: “Per me è stato complicato allenare e non so se ho preparato bene la partita. Ci siamo resi disponibili per eventuali decisioni di rinvio. Cercheremo di onorare la partita e la gente che verrà allo stadio, anche se riuscire a scindere le cose è molto difficile. Ci immaginiamo l’ambiente che troveremo e probabilmente non ce ne rendiamo conto al cento per cento”.