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Il presidente dell’Aia Marcello Nicchi ha spiegato il punto di vista degli arbitri sulla possibilità di una ripartenza dei campionati di calcio in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. “Saremo pronti a ripartire se ci saranno le condizioni, di arbitri non ha parlato nessuno in queste settimane ma siamo un motore indispensabile – ha affermato Nicchi – Non spetta a me decidere come e quando, ci sono decisioni che spettano a politici e medici. Bisogna attendere le disposizioni e come presidente non posso che farmi garante della salute degli arbitri leggendo tutti i protocolli che verranno stilati. Vogliamo avere garanzie per la salute.”
Sulla situazione attuale: “Speriamo di riprendere per l’intero paese, pensare di essere a fine maggio nella stessa situazione di ora sarebbe catastrofico e il problema sportivo sarebbe l’ultimo. E’ chiaro che non si può attendere che i contagi siano zero, perchè non si ripartirebbe più. Bisogna correre un minimo rischio calcolato, ma se attueremo scelte di buon senso potrà essere davvero contenuto.”
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Nel caso specifico degli arbitri, Nicchi spiega: “Sto pensando a designazioni con viaggi brevi, spero che questo non provochi facili e sterili polemiche. Tutti gli arbitri di tutte le categorie si sono allenati in questo periodo, spesso si parla di noi solo per gli errori e ci si dimentica della nostra importanza. Gli arbitri di Serie A sono in buone condizioni, me l’ha confermato il deisgnatore Rizzoli.”
Il presidente dell’Aia ha anche assicurato controlli e presenza del Var: “La societa’ che si occupa di tutta la tecnologia ci ha assicurato che le stanze con le apparecchiature negli stadi saranno sanificate e si manterranno le distanze di sicurezza. La Var ci sarà, anche se forse con meno persone rispetto alle sei che ci sono state fino ad ora. Se e quando riprenderemo gli arbitri faranno controlli e un mini-ritiro.”
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