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“Guardiola era umilissimo, con le stesse caratteristiche morali di Baggio e Pirlo. Quando si allenavano insieme era una delizia. Hubner era simpaticissimo, il classico attaccante che pensava solo a fare gol. Tecnicamente molto molto forte. Pirlo era cinque o sei marce in più rispetto a tutti noi. La prima volte che venne in ritiro con la prima squadra vedevi che era di un altro pianeta. Buonissimo e disponibile”. Parola di Antonio Filippini, ex centrocampista di Brescia e Lazio oltre che ex allenatore del Livorno, intervistato da ‘Gli Eroi del Calcio’ a proposito della sua esperienza da compagno di squadra di Baggio, Guardiola e Pirlo, oggi tecnico della Juventus. E proprio del gol più bello di Baggio con la maglia delle Rondinelle: “Ricordo che Pirlo prese la palla dopo una serie di contrasti. Potevamo partire in contropiede ed infatti io gliela chiesi con insistenza. Anziché darla a me lanciò Baggio. Mentre mi arrabbiavo, capii che Roby stava facendo qualcosa di straordinario. Uno stop a seguire che scavalcò Van der Sar e ci permise di pareggiare a pochi minuti dalla fine”.
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