Serie A

Antonio Cassano boccia Simone Inzaghi: “Non mi piace, lo cambierei. Pioli stratosferico”

Antonio Cassano e Gianluca Zambrotta
Antonio Cassano e Gianluca Zambrotta - IPA Sport/Alessio Tarpini / IPA

Antonio Cassano boccia Simone Inzaghi. La vittoria dello Scudetto della seconda stella ad opera dell’Inter non basta all’ex calciatore per cambiare idea sul valore del tecnico piacentino. Nel corso dell’episodio de La Fiera del Calcio, Cassano ha spiegato il suo pensiero: “Ci sono sessanta milioni di persone si basano molto sul risultato e sull’istantaneo: se io vado a vedere il percorso di Simone Inzaghi, lui è partito benissimo nei primi tre mesi e io dicevo ci fossero residui di Conte. Poi ha fatto un disastro, dove lui era di gran lunga più forte di un Milan da quarto posto e ha perso lo scudetto. Aveva una squadra clamorosa, primo disastro. L’anno scorso se mettevi il Napoli tra le prime quattro era oro, mentre l’Inter aveva una squadra clamorosa”, ha detto Fantantonio che poi ha ripercorso la scorsa stagione: “Da febbraio in poi vince qualche partita e ha la fortuna di vincere col Porto e poi va in finale: ma col Porto non meritava, con Milan e Benfica era più forte e ha meritato. Poi va in finale, tutti si ricordano che meritasse l’Inter: io ero lì, sono tifoso, ma guardo. Foden può fare il 2-0, ma l’Inter fino a quel momento aveva calciato mezza volta in porta. Non meritava: ha avuto la fortuna di trovarsi lì e poi la fortuna l’ha abbandonata. Continuo a dirlo: Inzaghi non è un allenatore stratosferico come lo fanno passare. Ha vinto quest’anno, ma ha perso due campionati. Ed è di gran lunga inferiore a quello che doveva fare: leggevo di un calcio 3.0, ma è talmente più forte delle altre che io non mi stupisco”.

E ancora: “Altra roba: quale giocatore con lui è migliorato tanto? Acerbi è sempre quello, Pavard non doveva scoprirlo lui, Bastoni era già buon con Conte. Dimarco non l’ha lanciato lui, ma Juric a Verona. L’idea Calhanoglu regista noi lo dicemmo quando era al Milan. Mkhitaryan non va scoperto, Barella è sempre quello. Thuram mi ha sorpreso tanto, diamo il merito a Inzaghi. Ma io non vedo quest’evoluzione che la gente vede: per me non è in crescita o in ascesa. Lui non ha vinto uno scudetto, ne ha persi due. Con l’Atletico l’abbiamo visto: vanno in vantaggio e gioca a non prendere gol, va fuori meritatamente. Non ha evoluzione in positivo: l’anno prossimo la squadra sarà ancora più forte. Se lui vincerà altri scudetti, il problema sarà sempre che ne ha persi due contro squadre molto inferiori. Pioli ha fatto un lavoro stratosferico e viene massacrato, Spalletti fa un altro sport rispetto a lui. Io lo cambierei anche adesso: io voglio vedere la mia squadra dominare in Italia e in Europa, deve essere spettacolare e vincere, fare un calcio moderno. A me non piace Inzaghi come gioca. In Italia ha dominato? Ma con 20 giocatori così, cosa fai? Hai già fatto un disastro nei primi due anni”.

 

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