Serie A

Andrea Cambiaso, primo in tutto a Milano: dominante a San Siro, ora leader tecnico contro il Parma

Andrea Cambiaso Juventus
Andrea Cambiaso - Foto Domenico Cippitelli / IPA Sport / IPA

Ci sono giocate che non finiscono nelle voci statistiche più rilevanti e che spesso vengono tagliate negli highlights, ma che non sfuggono agli occhi più esperti. Il contributo di Andrea Cambiaso nel gol del 4-3 di Inter-Juventus, che ha dato il via alla rimonta fino al pareggio, non è certo passato inosservato nell’analisi di Simone Inzaghi: “Cambiaso è stato bravo a pulire quella palla, ma quella palla deve morire lì. Purtroppo è uscita e ha rimesso in gioco la Juventus”, le parole del tecnico nerazzurro. Il riferimento è ad un passaggio con il quale il jolly bianconero ha messo fuori gioco Barella e azionato McKennie, innescando la transizione che si concluderà con il tiro vincente, il primo di due, di Yildiz. La scena se l’è presa il giovane turco, ma Cambiaso spicca in ogni voce statistica. È lui il migliore per palle giocate (82), passaggi riusciti (81), passaggi completati sulla trequarti (18) e passaggi chiave (3).

E sarà lui uno degli intoccabili da cui Thiago Motta ripartirà in occasione del match casalingo contro il Parma. Un regista aggiunto, che praticamente può giocare in ogni zona di campo. Ed è la sua posizione che ha agitato la vigilia di Thiago Motta. Un’idea portava all’avanzamento nei tre a supporto di Vlahovic al posto di un esterno d’attacco naturale, l’altra opzione invece consisteva nell’impiegarlo terzino al posto di Savona. Lui, che può giocare su entrambe le fasce, sembra destinato a partire titolare nei quattro di difesa, dove può garantire un’uscita palla pulita. Qualche settimana fa, dopo aver indossato la fascia da capitano in occasione della sua centesima presenza in bianconero, parlò da leader: “Sono orgoglioso degli estimatori che potrei avere – disse al Corriere dello Sport, rispondendo a una domanda sul presunto del Real Madrid – In qualsiasi caso, la Juve è il mio Real. Ho rinnovato fino al 2029 e vorrei restare il più a lungo possibile”. Parole da senatore dello spogliatoio, ma anche da leader tecnico. Tutto quel che serve a Thiago Motta per ritrovare continuità in campionato.

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