Ci sono il gol nel recupero e un cartellino rosso per gli avversari, il risultato è lo stesso, le sofferenze pure. Mancano le polemiche, perché è semmai la squadra bianconera a chiedere un paio di rigori non assegnati da Guida e Var, per il resto l’Inter chiama, la Juventus risponde e passa anche all’Arechi sul campo della Salernitana, chiudendo il girone di andata alla quota mostruosa di 46 punti, che non bastano però per la vetta, visto che i nerazzurri sono andati ancor più forte (la differenza la fanno due punti in casa dell’Atalanta), ma che vogliono dire posto Champions ormai garantito e lotta scudetto sempre aperta.
Arriva l’undicesima vittoria nelle ultime quattordici, a fronte di tre pareggi, regge ancora la striscia di risultati utili più lunga della Serie A. E soprattutto, si tratta della nona vittoria in fila arrivata di corto muso (la decima in tutto), cioè con appena un gol di margine sull’avversaria. Non è fortuna, perché ci sono le giocate di Danilo, che spostato a destra esce fuori da un momento di appannamento, e Dusan Vlahovic, due gol decisivi nelle ultime tre con in mezzo un assist di tacco, sta tornando quello che tutti si aspettano.
A Salerno è una Juve in difficoltà non tanto dal punto di vista del giro palla e del possesso, che anzi è sopra la media, quanto delle occasioni create, con zero tiri in porta nel primo tempo, e soprattutto come accaduto a Frosinone e col Genoa, le ultime due trasferte, ingenui in fase difensiva. Gol regalato da una dormita di Kostic e da un Nicolussi-Caviglia ordinato ma di poca personalità nella fase di non possesso, e c’è da rimontare, proprio come in Coppa Italia.
Allo Stadium giovedì era arrivato un roboante 6-1, ma era chiaro che oggi non sarebbe stato affatto lo stesso, e infatti così è: l’assist, però, è dello stesso Maggiore, che dopo il gol si fa cacciare per un cartellino rosso davvero ingenuo, a quel punto Allegri con coraggio mette dentro tanti attaccanti, al netto delle assenze, e la pareggia con Iling. Poi però tornano le difficoltà nella costruzione, e così c’è il guizzo al 90′ con Dusan Vlahovic che vuole prendersi questa Juventus e che per il momento la fa girare a 46. Che in proiezione, vuol dire 92, quota che ha sempre garantito lo scudetto. Inter permettendo…