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L’impresa record del Crotone di Davide Nicola si consumò all’ultima giornata. Stavolta il tecnico delle salvezze miracolose potrebbe fare la storia persino con una giornata di anticipo. Merito di una Salernitana che nelle ultime sei giornate ha tenuto il passo di…Milan e Inter con quattro vittorie e due pareggi. Contro il Cagliari però arriva un pareggio che sa di rimpianto. L’1-0 arriva col rigore di Verdi in una battaglia di nervi che termina con l’incornata di Altare nel finale. Il difensore quasi in lacrime per un gol che può valere tantissimo: 29 punti, uno in più del Genoa, uno in meno della Salernitana. La cura Agostini serve solo per i nervi, per la voglia di non mollare mai. E il gol nel recupero riapre tutto.
Dal 1′ c’è ancora João Pedro, il giocatore di movimento rimasto in campo per più minuti nel corso di questa Serie A e la stanchezza si fa sentire anche quest’oggi. A sfiorare il gol per primo però è Pavoletti: colpo di testa sul corner di Lykogiannis mettendo a lato di un soffio. L’inizio di ripresa è ancor più bloccato e spezzettato. Sembra vincere la paura, ma al 65′ c’è l’episodio. Tutto merito di Kastanos che si libera di due avversari e viene falciato da Lovato, Di Bello assegna il penalty e Verdi lo trasforma con freddezza nell’1-0. Ad inizio recupero la squadra di casa trema per l’assegnazione di un calcio di rigore ai sardi per fallo di Sepe su Baselli. Di Bello però viene richiamato al Var e revoca il penalty per un precedente fallo di Lykogiannis sullo stesso Sepe: il portiere è ancora in possesso della sfera, quando riceve un calcio. Ma il gol è solo rimandato. Il Cagliari è la squadra che ha segnato meno gol nel quarto d’ora finale di partita in questa Serie A e forse anche per questo Altare ha le lacrime dopo il gol dell’1-1 nel recupero. Nicola tiene la riunione alla squadra in campo dopo il triplice fischio. Stavolta una sola parola: “Bravi”. Due giornate per la storia, ancora una volta.
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