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“Il Cagliari è pericoloso, Ranieri non dà vantaggi”. Massimiliano Allegri ha presentato così le insidie che attendono la sua Juventus nell’anticipo di sabato della dodicesima giornata di Serie A. Non è una frase di circostanza, né il tentativo di tenere ostinatamente alta la guardia in quello che è forse il periodo più positivo del 2023 juventino. I numeri dimostrano che la partita contro Ranieri è storicamente un impegno difficile per il tecnico toscano. Allegri infatti non batte il testaccino dal gennaio 2009. Era sempre Juventus contro Cagliari, ma i ruoli erano inversi. Si tratta dell’unico successo di Allegri contro il collega romano. Nell’ultimo impegno più recente, nel maggio 2019, la Roma si impose 2-0 sulla Juventus. E ancor prima il Milan di Max uscì sconfitto due volte contro l’Inter e la Roma di Ranieri. Ora i valori sono diversi e la Juventus si presenta a questa sfida con sei clean sheet consecutivi. Ma comunque è un Cagliari decisamente in crescita quello che fa visita allo Stadium. È servito del tempo (e delle sconfitte dolorose), ma quello sardo ora sembra decisamente un 11 attrezzato per la salvezza sotto tre aspetti. Il primo: la produzione offensiva. Può sorprendere, ma da ottobre il miglior attacco della Serie A è del Cagliari (nove, come Bologna e Roma). Ranieri ha cambiato tre moduli, ma ha trovato la quadratura del cerchio con il 4-3-1-2. Poi c’è il fattore entusiasmo, quello che la spettacolare rimonta sul Frosinone ha regalato a tutta la squadra. Ora c’è più autostima e si vede. E poi c’è un grande marchio di fabbrica di Claudio Ranieri: i cambi. L’allenatore romano ha pochi rivali nella lettura della partita. Nel 2010 rimontò un derby togliendo Totti e De Rossi all’intervallo. Fu il caso più eclatante, ma i numeri attuali del Cagliari testimoniano che Ranieri non ha smarrito l’abilità nel cambiare le sorti di una gara con le sostituzioni. Sei degli ultimi sette gol del Cagliari in campionato sono stati realizzati proprio da calciatori subentrati, inclusi tutti gli ultimi quattro (doppietta di Pavoletti e gol di Viola e Zappa). “Servirà attenzione e pazienza, non dobbiamo strafare”, parola di Allegri. Un concetto ribadito spesso, ma che oggi vale un po’ di più.
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