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Il primo anticipo della quinta giornata di Serie A 2022/2023 tra Fiorentina e Juventus termina 1-1, un pareggio su un campo ostico come il Franchi che può tranquillamente rientrare negli scenari plausibili nel corso di una stagione. Il problema per la Juventus però non è l’aver pareggiato a Firenze, ma ancora una volta essere stata protagonista di una gara totalmente anonima. Un film visto e rivisto, specialmente negli ultimi dodici mesi, nonostante poi gli interpreti sul terreno di gioco non siano sempre gli stessi.
Il gol del pareggio è stato preso in contropiede da calcio d’angolo a favore, senza dubbio una situazione sul quale Massimiliano Allegri si soffermerà nel post-gara, ma la realtà è che dopo il vantaggio trovato nei primi minuti da Milik, la squadra aveva già iniziato ad abbassarsi come sempre gli capita. E difatti la musica non è cambiata dopo l’1-1, con la Fiorentina che ha avuto diverse occasioni per portare i tre punti a casa; saranno certamente loro, e non la Juventus ad avere più di un rammarico questa sera.
Nel secondo tempo addirittura zero tiri, neanche l’ombra di un’azione offensiva e le sostituzioni che sembravano lanciare un chiaro messaggio: “Difendere il pareggio”. Che effettivamente, grazie a Perin, è arrivato. Ma al solito la domanda da porsi è sugli obiettivi a lungo termine. Affrontando ogni partita di cartello o una trasferta difficile in questo modo quando potrà mai fare qualche step in avanti questa squadra? Ai posteri e al campo l’ardua sentenza, ma se lo scorso anno il tecnico livornese aveva trovato nella complessa estate di mercato e nella grana Cristiano Ronaldo una buona giustificazione per le difficoltà viste sul manto erboso, questa volta la società bianconera ha esaudito i suoi desideri in campagna acquisti. Altre giustificazioni sarà difficile trovarle, nel caso.
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