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“Credo che per la buona salute del nostro calcio, ci si debba sempre ricordare che il dissesto economico non nasce dalla pandemia“. Così Giovanni Branchini, procuratore anche di Massimiliano Allegri, ha commentato la situazione del calcio italiano ai microfoni della trasmissione “Il Sogno Nel Cuore” su Station Radio. “La situazione si è solo evidenziata in questo periodo, ma è nata a causa di gestioni criticabili nell’ultimo decennio” ha precisato Branchini, “per tanto tempo si è riuscito a nascondere le responsabilità dei club“.
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Il procuratore ha poi parlato del calciomercato: “La prossima sessione non sarà diversa dalle ultime due: nonostante il calcio europeo sia il più ricco al mondo, ci sono solo 4-5 club a potersi permettere di spendere. Si andrà avanti, dunque, a scambi“. “Per risolvere questa crisi bisognerebbe pagare i calciatori per il loro reale valore, e non in base al potere d’acquisto della società” ha proseguito Branchini, “infine, la Lega Calcio, che si dice tanto unita quando prende scelte scellerate come quella di Lazio-Torino, dovrebbe fare fronte comune ed istituire un salary cup per i calciatori. In un contesto normale, basterebbe un gentlemen agreement, ma nel calcio non basta un accordo sulla parola“.
Sul Napoli il procuratore ha detto: “De Laurentiis non utilizzerà la sua riserva di utile di 122 milioni di euro, accumulata in anni di gestione virtuosa con conti sempre in verde e precisione nei pagamenti, per fare mercato“. In conclusione, Branchini ha parlato di Allegri: “Quest’anno pochissimi club hanno esonerato il proprio allenatore, perché è problematico avere a bilancio due staff tecnici. Sono arrivate tante proposte, anche dall’Italia, ma nessuna è stata presa in considerazione. Massimiliano è molto sereno, ha vissuto un momento di meritato riposo e, nonostante ora si senta pronto per ritornare in panchina, lo farà solo per un progetto importante“.
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