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Alla Roma basta Mancini per spezzare lo stallo, è di nuovo quarto posto. La Juventus sbatte sui pali

Roma
Esultanza Roma - Foto LiveMedia/Federico Proietti

Non giocherà il gioco più spettacolare dell’universo, non farà spellare le mani, è capace di figuracce come quelle di Cremona, però i punti li porta a casa e in casa è eccezionale. La Roma, nella sua versione migliore, che è piena di limiti e per nulla perfetta, ma ha grande cuore e compattezza, batte la Juventus in quello che per molti poteva essere uno scontro diretto per la Champions, nonostante l’attuale -15 dei bianconeri. Lo fa grazie al gol del meno atteso di tutti, di Gianluca Mancini che fa partire una bordata da fuori da far strabuzzare gli occhi, e dimentica il clamoroso ko dello Zini e tutte le polemiche per il caso Serra. Mourinho era in panchina, ha sofferto, si è infuriato coi suoi, ha gioito, come del resto il grande ex Paulo Dybala, si è goduto una grande serata.

Quanta solidità in casa, in un Olimpico sempre sold out e quasi sempre fortino. Dodici partite, appena cinque gol subiti, una classifica che dice quarto posto che è stata costruita quasi esclusivamente qui per i giallorossi. Lo Special One stupisce con Dybala unica punta, e non paga: l’argentino tocca pochi palloni, il gioco è macchinoso e non ci sono occasioni, anche se pure i bianconeri faticano a costruire. Alla fine, la Juve si riscoprirà sfortunata: tre pali colpiti dalla squadra di Allegri, che forse avrebbe meritato il pareggio, ma per far punti in queste partite, specie se le chiudi con Chiesa, Pogba, Di Maria e Vlahovic tutti assieme, più o meno in condizione, serve una proposta migliore. 35 punti, 50 senza il -15: sarebbe secondo posto, invece domani può essere ottavo. Difficile per una squadra in questo limbo puntare a un obiettivo e trovare le giuste motivazioni, lo sa bene forse anche Kean frustrato per l’ingresso in campo soltanto all’89’ ed espulso dopo pochissimi secondi per una vera e propria follia. C’è da lavorare, c’è da puntare almeno sull’Europa League, dove con quattro vittorie si va in Champions, a cominciare dalla prima col Friburgo. Stesso discorso per la Roma, che giocherà con la Real Sociedad giovedì: due strade per l’Europa davanti a Mou, poi da capire a fine stagione se le strade con il club capitolino si separeranno o meno.

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