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Alessandro Antonello, CEO dell’Inter, ha parlato della posizione del club rispetto al progetto del nuovo stadio, tema caldo negli ultimi anni.
“Non c’è stata una rinuncia al procedimento aperto di San Siro. Negli ultimi quattro anni ci siamo messi a disposizione per soddisfare le esigenze del Comune. La variante tempo è importante, sono quattro anni che stiamo attendendo risposte. Negli ultimi giorni abbiamo accolto dalla stampa delle aperture dell’amministrazione, ma non bastano le idee. Servono atti formali per poter dare garanzie e oggi non le abbiamo. Abbiamo la necessità di tempi certi, il progetto che andrà avanti è quello con tempi certi“.
“La ristrutturazione di San Siro non è mai stata nei nostri piani – ha aggiunto il dirigente nerazzurro -. Il fatto che la Sovraintendente abbia anticipato con un parere la possibilità di instaurazione di un vincolo sul secondo anello cambia radicalmente l’idea progettuale iniziale“.
“Abbiamo lavorato in questi anni in maniera lineare. Quando a novembre il Milan annunciò di voler lasciare San Siro dichiarammo che eravamo pronti con un’area già identificata, che è Rozzano. Significa una nuova sfida verso il futuro, siamo entusiasti, ci stiamo costruendo la nuova casa e chiederemo ai tifosi come dovrebbe essere“, prosegue Antonello. Sulla capienza del nuovo stadio dice: “A San Siro ci sono sempre 70mila persone, riteniamo che uno stadio ben costruito possa avere questa capienza. L’inaugurazione potrebbe avvenire nell’estate 2028-29“.
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