Serie A

Al Tardini Pecchia surclassa Fonseca: il Parma batte 2-1 un Milan in costruzione

Paulo Fonseca e Fabio Pecchia
Paulo Fonseca e Fabio Pecchia - Foto Alessio Tarpini / IPA Sport / IPA

Fabio Pecchia aveva chiesto alla sua squadra di “giocare con gioia”. Il Parma non solo lo ha fatto, ma ha vinto con la determinazione di una big contro un Milan ancora in costruzione. Al ‘Tardini’ finisce 2-1 e i novanta minuti di gioco hanno confermato i limiti dei rossoneri di Paulo Fonseca: confusi, scollati tra i reparti, con poche idee e troppe praterie nei settori nevralgici del campo. Il Parma vince con due ripartenze: Man apre le marcature, Cancellieri le chiude. Nel mezzo il pareggio di Pulisic dopo l’unico lampo di Leao. Tra le pochissime note positive della partita del Milan c’è la prestazione di Pavlovic, autore di almeno due chiusure decisive. Tra i pochi a crederci anche Reijnders, ma non basta.

Dopo soli due minuti il Milan è già chiamato a reagire. Estevez innesca Valeri che sfonda sulla sinistra, sfruttando l’opposizione morbida di Calabria, e crossa al centro, dove Man gira in rete col mancino. Il Milan in avvio di gioco è lento nella manovra da dietro, ma ha troppa frenesia nella metà campo avversaria. Il risultato è un possesso con idee poco chiare e un Parma che fa poca fatica a riorganizzare le due linee. A quel punto per gli uomini di Pecchia è un gioco da ragazzi ribaltare il fronte con la velocità di Mihaila e Man. Il reparto offensivo, con Bonny ad attaccare la profondità, funziona benissimo. E così le marcature preventive. Per la prima occasione da gol dei rossoneri bisogna aspettare lo scoccare della mezz’ora di gioco. La palla per l’1-1 ce l’ha Okafor, ma Suzuki nega il secondo gol in due gare allo svizzero. Poco dopo è Pavlovic a girare di testa su cross dalla sinistra, ma il portiere del Parma vola e alza in corner. Un minuto dopo altro miracolo di Suzuki: Reijnders si fa largo in area e calcia forte rasoterra, l’estremo difensore d’istinto devia la traiettoria del tiro. Sembrano le prove generali di un assedio, ma il Parma si ricompatta e al 42′ sfiora il 2-0: Sohm avvia la transizione 3 vs 2 e serve Man che restituisce palla al centrocampista, ma il suo tiro a botta sicura termina largo. Il Parma ha altre due chance, sfruttando sempre le praterie di campo lasciate dagli uomini di Fonseca. A metterci una pezza è prima Pavlovic su Man, poi Maignan su Mihaila.

Si va all’intervallo sull’1-0 ed è una buona notizia per un Milan disorganizzato. Il più ispirato è Reijnders. E ad inizio secondo tempo è lui a suonare la carica dalla distanza con una traiettoria a scendere che finisce la sua corsa sulla traversa. Al 48′ ci prova Okafor: cross morbido dalla destra, lo svizzero tenta di replicare il gol al Torino ma stavolta alza troppo la conclusione al volo. È un altro Milan e si vede. La squadra di Fonseca riesce a tagliare in due il Parma con più facilità e Suzuki deve dire no a Pulisic al 50′ dopo un tiro da buona posizione dello statunitense. Col passare dei minuti però la squadra di Pecchia torna ad avere confidenza con le ripartenze. Al 63′ è una questione di millimetri a separare Man dal 2-0 dopo una rapida transizione innescata da Bonny (che poco prima si era visto annullare la rete del 2-0 per fuorigioco). Il Milan però si accende e lo fa con i due giocatori di maggiore classe: Leao al 66′ semina il panico in area e serve a Pulisic una palla da appoggiare in rete. Al 77′ il Parma torna avanti. Merito dei due volti nuovi: Almqvist serve un assist al bacio per Cancellieri che ringrazia e a tu per tu con Maignan non sbaglia. La partita finisce qui. Per il Milan non c’è neanche il tentativo di assedio.

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