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L’unica magra consolazione per il Milan è che la sconfitta del Franchi di oggi non è altro che un film già visto, con un copione già letto e un attore protagonista che cambia casacca ma non vizio. Dopo il 2-0 dello scorso anno sulla panchina dello Spezia, Vincenzo Italiano fa un altro dispetto alla squadra di Stefano Pioli, con un 4-3 che frena la corsa dei rossoneri con la prima sconfitta in campionato e offre l’assist per la fuga solitaria al Napoli impegnato contro l’Inter. Quello del Picco dell’anno scorso fu un isolato incidente di percorso in un campionato quasi perfetto, Pioli spera che la reazione della squadra sia altrettanto poderosa, col sogno di compiere quel salto in più in classifica. Pronti, via, subito un gol annullato a Ibrahimovic. Solo un’illusione per i rossoneri. All’intervallo si va sul 2-0 per i viola. Apre Duncan sfruttando un’incertezza clamorosa del duo Tatarusanu-Gabbia, chiude Saponara con un destro a giro da ex che si infila nell’angolo che l’eroe del derby – il mantello da supereroe stavolta è rimasto in armadio – non può raggiungere. Il Milan si conferma la vittima preferita in Serie A del fantasista viola, autore di quattro gol in dieci sfide ai rossoneri ma anche del secondo sigillo in campionato, a testimonianza di un momento magico.
La ripresa non sembra offrire al Milan la scossa per reagire e tentare la rimonta. Anzi, è la Fiorentina a trovare il tris. E la firma è di quelle ormai banali per ogni tabellino di Serie A: Dusan Vlahovic scatta in profondità , salta Tatarusanu e mette in rete col mancino, confermandosi il calciatore ad aver portato più punti alla sua squadra in Serie A: dieci gol in stagione, doppia cifra a novembre e reti pesantissime che sono valse undici punti alla sua squadra. Milan scosso ma di nuovo in partita solo per il regalo di un altro ex, Bonaventura che serve a Ibrahimovic la palla del 3-1, prima del 3-2 su assist di Theo: undicesima rete ai viola, 24esimo calciatore in doppia cifra di gol contro quattro differenti squadre nella competizione in Serie A. Sembra essere la serata magica di Ibra. Tutto riaperto? Non per Vlahovic, che davanti al suo idolo si prende la scena e decreta la prima sconfitta del Milan: errore di Theo Hernandez e mancino vincente. Nel finale c’è l’autogol di Venuti dopo una traversa di Ibra, ma non se ne accorge nessuno. Forse neanche Vincenzo Italiano che si gode la terza vittoria casalinga consecutiva con almeno tre gol segnati, dopo i 3-0 contro Cagliari e Spezia. L’ultimo allenatore viola a vincere tre partite consecutive in casa è stato Stefano Pioli, acclamato dai tifosi di casa con tanto di coro ‘Uno di noi’. Per un solo minuto, al 13′, un po’ lo è stato davvero, anche con colori diversi.
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