“L’aumento delle partite e l’aumento dell’intensità del gioco porta a una maggiore probabilità di infortuni. Il biennio 2022-2024 è stato epocale dal momento che non ci sono stati 24 mesi di distanza tra Mondiali ed Europei. Con il Mondiale a novembre la preparazione dei giocatori è stata modificata”. Così Fabio Poli, direttore organizzativo dell’Associazione Italiana Calciatori, al Social Football Summit 2024 (SFS) nel suo intervento allo Stadio Olimpico di Roma. “Abbiamo analizzato tre dei principali campionati europei, in questo caso Premier League, Serie A e Liga. In Premier la percentuale di incidenza degli infortuni si attesta intorno al 19%. Dunque un calciatore è infortunato un giorno ogni cinque in stagione. In Serie A e in Liga si scende al 13%. Il costo degli infortuni della stagione 2023/2024, per i campionati che analizzati, è stato di 1.5 miliardi di euro. La Premier League è sempre la lega che influisce maggiormente”, conclude Poli.