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In seguito alle decisioni prese dal Consiglio federale, il presidente dell’Aic Damiano Tommasi ha espresso il suo dissenso, prendendo posizione in difesa dei calciatori. La norma prevede infatti che le società potranno non pagare i giocatori nonostante essi siano stati in campo fino al 15 marzo ed abbiano lavorato per due mesi con il preparatore atletico. “Sono preoccupato e deluso per la piega che sta prendendo questo calcio e in particolare questa Federazione” ha tuonato Tommasi “Si fanno call conference, si usano le mascherine e poi i giocatori non vengono saldati. Non mi sembra la maniera corretta per risarcirli del loro comportamento professionale. Come possiamo essere contenti quando gli imprenditori del calcio chiedono soldi ovunque per poi non pagare i calciatori? A breve analizzeremo la situazione, ma non si potrà neppure fare causa ai club altrimenti si rischia il mancato pagamento fino ad agosto“.
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