“Abbiamo una continua interlocuzione in FIFPro, sindacato mondiale del quale facciamo parte, con UEFA e FIFA per capire come questa situazione emergenziale si stia riflettendo sull’attività internazionale”. Queste le parole del Vicepresidente Vicario AIC Umberto Calcagno, in merito agli spostamenti dei calciatori con le rispettivi Nazionali. “Da tempo chiediamo una rimodulazione dei calendari. Una riflessione certamente va fatta, non solo per questa fase emergenziale ma in futuro per non sottoporre i top player a un numero di partite troppo elevato – ha proseguito ai microfoni di Radio Marte – Si rischia un ingolfamento di calendari che non fa bene ai calciatori e a tutto il sistema”. Per quanto riguarda i protocolli e le ASL, Calcagno ha concluso: “Ci sono due piani differenti: il nostro protocollo, rispetto ad altre nazioni, è certamente quello più completo e tutelante, che comporta anche costi maggiori. Abbiamo chiesto che ci fosse un’autorità centralizzata per i controlli, idea condivisa con la Federazione. Gli interventi delle ASL riguardano invece autorità che non fanno parte del nostro mondo e agiscono autonomamente anche in altri settori, dalla scuola al mondo del lavoro; abbiamo chiesto che ci sia uniformità perché abbiamo la responsabilità di salvaguardare la regolarità delle competizioni”.
Aic, Calcagno: “Da tempo chiediamo una rimodulazione dei calendari”
Foto Antonio Fraioli