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Il presidente dell’Aia, Alfredo Trentalange, non ha nessuna intenzione di dimettersi. Ma tutta l’Associazione italiana arbitri rischia uno storico commissariamento da parte della Federcalcio. Il numero uno del calcio italiano, Gabriele Gravina, ha infatti convocato il Consiglio Federale per lunedì 19 dicembre ed al punto 4 c’è scritto “situazione Associazione Italiana Arbitri: provvedimenti conseguenti”.
Nella giornata di ieri è arrivata la chiusura delle indagini da parte del procuratore della Figc, Giuseppe Chinè, sul caso del procuratore Aia, Rosario d’Onofrio, arrestato con accuse di narcotraffico nell’ambito di un’operazione della Dda di Milano e della Guardia di Finanza per traffico internazionale di droga. Chiné accusa Trentalange di “avere omesso di assumere qualsiasi iniziativa, anche la più minimale, volta ad accertare i reali requisiti professionali e di moralità del sig. Rosario D’Onofrio prima della proposta, fatta dallo stesso Trentalange, e conseguente nomina da parte del Comitato Nazionale Aia (marzo 2021), a Procuratore arbitrale dell’Aia, comportamento omissivo, seguito da quello commissivo di proposta, che ha determinato la nomina del D’Onofrio – con cui il Trentalange aveva un rapporto personale consolidato di vecchia data (era stato infatti lui a segnalarlo a Nicchi il 7 marzo 2009) – ad una carica di vertice di un importante Organo di giustizia domestica, mentre il nominato era detenuto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Garbagnate Milanese”.
Ma Trentalange ha ribattuto con una nota: “Ho preso atto con stupore e amarezza del contenuto della comunicazione inerente la chiusura dell’istruttoria della Procura Federale relativamente al caso D’Onofrio anche se è bene precisare che non si tratta di un deferimento a mio carico. In tal senso ho chiesto di essere sentito con estrema sollecitudine dal Procuratore, Dott. Giuseppe Chinè, non solo a mia tutela ma soprattutto nell’interesse di tutta l’Associazione Italiana Arbitri. Tengo a chiarire che non ho nessuna intenzione di dimettermi”.
Il presidente della Figc Gabriele Gravina, come rivela ‘La Gazzetta dello Sport, si aspettava le dimissioni di Trentalange. Ci sono altri dieci giorni per il fatidico passo indietro: qualora non dovesse arrivare in Consiglio Federale l’ipotesi più quotata è quella di votare per il commissariamento di tutta l’Aia. Affinché la proposta venga accolta serve la maggioranza qualificata dei due terzi.
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